Trama Né di Eva né di Adamo
Amélie torna in Giappone ma abbandona i tragicomici panni di impiegata nella multinazionale Yumimoto, vicenda narrata in "Stupore e tremori", e si concentra sulle peripezie sentimentali di quel periodo. Rinri è il suo fidanzato giapponese, bello e ricco, li lega un amore bizzarro ma non privo di poesia, raccontato con il solito umorismo, affondando lo sguardo chirurgico che le è proprio nell'incandescente universo dell'amore. Ma l'emozione più grande e la relazione più forte è ancora una volta quella che lega l'autrice al paese in cui è nata, e dove ha trascorso gli anni mitici dell'infanzia.
Recensioni degli utenti
Né di Eva né di Adamo-15 marzo 2012
Amèlie torna in giappone. Il paese da lei tanto amato, fin dall'infanzia, la accoglie nuovamente. Per imparare meglio la lingua, Amèlie decide di dare ripetizioni di francese. Così che incontra Rinri, giovane studente universitario con cui poi intraprenderà una relazione. Né di Eva né di Adamo è un romanzo breve, ma, come al solito, molto ricco. Un libro che consiglio soprattutto agli amanti del Giappone e della Nothomb.
Nè di adamo nè di eva-1 dicembre 2010
Romanzo autobiografico carino e ben scritto, dove l'autrice attraverso la sua originalità ci racconta il Giappone, terra con una cultura così diversa dalla nostra, interessante e degna da scoprire, soprattutto attraverso l'occhio genuino della Nothomb. Mi è piaciuto in particolar modo quando decanta l'orgoglio degli abitanti di Hiroshima
Il vero amore è il Giappone-25 ottobre 2010
Come vorrei poter vedere con i miei occhi questo Giappone esotico e sublime; un paese eroico con l'ossessione delle cerimonie e delle tecnologie, un luogo incantato di ciliegi in fiore e montagne innevate che per l'autrice ha il fascino dell'idillio, proprio perché può amarlo soltanto da lontano, a tavolino, tra le pagine dei suoi libri magistrali.
Né di Eva né di Adamo-30 settembre 2010
Scrittura leggera, scrittura vitale. Si parla di Amelie, di un paese affascinante e delle sue ansie, di una psicologia dell'amore, del diletto e della fuga. Del silenzio delle montagne, del sorriso dei buoni, della necessità del male. Tutto in un racconto che scorre via con grande semplicità e piacere di lettura, che è ancor prima facilità di scrittura. E poi, soprattutto, c'è l'impossibilità di restare, di scegliersi. L'incapacità, che prima di tutto è una volontà di non-tradirsi, la scelta di non-definirsi una volta per tutte. E' lo spirito acquatico che, alcuni di noi (ed io fra questi), li segna nell'anima. Alcuni, quelli che ogni giorno si alzano, e decidono che vivere significa scorrere insieme alle cose.
Stile sottile-20 settembre 2010
Lo stile della Nothomb mi rende allegra. È canzonatorio e sottile. Il suo amore per la cultura e la civiltà giapponese è, in fin dei conti, il tema centrale di questo breve romanzo che racconta della storia d'amore di Amelie e Rinri, giovane giapponese. Ho adorato le sue lodi al monte Fuji: trovo che abbia perfettamente ragione quando scrive È tecnicamente impossibile racconare il sublime. O non è interessante, o è comico.
Né di Eva né di Adamo -18 maggio 2008
Non solo leggero e profondo allo stesso tempo, ma anche con un velo di ironia di cui la Nothomb è piena, bellissima storia d'amore ambientata in Giappone, si trova quindi oltre ad una buona articolatura e scorrevolezza anche un pizzico di mistero di quella che è la cultura e l'ambiente giapponese... è un peccato finirlo