Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo
- Editore:
Bollati Boringhieri
- Collana:
- Temi
- Edizione:
- 26
- Data di Pubblicazione:
- 21 marzo 2019
- EAN:
9788833932743
- ISBN:
8833932745
- Pagine:
- 160
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000, Fascismo e Nazismo
Libro Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo di Francesco Filippi
Trama libro
«Quando c’era Lui…»: una frase inevitabilmente seguita da un’idiozia. In “Mussolini ha fatto anche cose buone”, Francesco Filippi smentisce tutti quei luoghi comuni sul Duce troppo duri a morire.
Sono passati più di settant’anni dalla caduta del fascismo e forse su alcune cose cominciamo ad avere i ricordi confusi. Se fino a qualche anno fa ci scherzavamo sopra a mo’ di barzelletta, negli ultimi anni c’è chi è piuttosto serio quando afferma che quando c’era Mussolini i treni erano sempre in orario e l’Italia era rispettata da tutti. Vale allora la pena di ricordare che secondo la stragrande maggioranza degli storici quello di Benito Mussolini fu un regime dispotico, violento, miope e per lo più fallimentare. Un regime che basava la propria propaganda sull'idea che il falso, se ripetuto numerose volte, finisce per trasformarsi in verità comune. È lo stesso meccanismo che oggi chiamiamo “fake news”. E l’unica maniera che abbiamo per tutelarci dalla sua pericolosità, oggi amplificata dalla rete, è studiare, documentarsi e approfondire. Scopriremo allora che Mussolini portò la popolazione italiana a un generale impoverimento, a un aumento delle ingiustizie, alla provincializzazione economica e culturale e soprattutto a una guerra destinata a trasformarsi in un massacro.
“Mussolini ha fatto anche cose buone” di Francesco Filippi è un libro che si legge in un’ora: un’ora al termine della quale sapremo finalmente rispondere a tono a quel pericoloso rigurgito nostalgico che è sempre più tristemente in voga.
Recensioni degli utenti
Necessario - 18 maggio 2019
Questo libro in questo periodo è più che una lettura. È un opera necessaria e inevitabile. Da leggere, se non altro per controbattere a chi, sui social, inneggia ancora a LVI, senza mai aver aperto un libro di storia. Il buon senso non basta più, serve che gli storici divengano divulgatori...