Mussolini e le donne di Gian Carlo Fusco edito da Sellerio Editore Palermo
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Mussolini e le donne

Collana:
La memoria
Data di Pubblicazione:
26 gennaio 2006
EAN:

9788838920943

ISBN:

883892094X

Pagine:
139
Formato:
brossura
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Trama Mussolini e le donne

Il Duce principe dei playboy di un regime di playboy, in un ritratto feroce come una risata. Gian Carlo Fusco fece della memoria del fascismo - delle memorie della sua gioventù - un genere del tutto originale, tra il racconto satirico, la cronaca storica e lo spaccato antropologico. Mussolini fu per lui, in fondo, un "illusionista illuso", il despota egotista che per essere accettato dai "padroni del vapore" -"un capitalismo d'avventura e gli interessi dinastici di un re d'Italia che non amava gli italiani" -, pagava il dazio di dover ridurre a una continua trovata il vuoto programmatico e ideale della dittatura. "Giacché era consapevole che il regime, dalla marcia su Roma al 25 luglio 1943, altro non era stato che una sua personale invenzione."

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4 di 5 su 2 recensioni

BrillanteDi m. Christian-17 maggio 2012

Con la solita feconda ironia, Fusco mette in rassegna i più importanti "incontri" adulteri del dittatore. Notevole il discorso per nulla indulgente su Ada Dalser, rispetto a più recenti e più false valutazioni. Segue un altro brano su i "Play-boys" del regime, una serie di militantidella prim'ora epurati per eccessi da libertini. E infine "Impero e ginnastica", sull'uso grandioso "pro domo sua" che Mussolini seppe fare di vari trionfi sportivi di italiani, a cominciare dai ciclisti alle Olimpiadi del 1932.

Mussolini e le donneDi R. Grazia-9 novembre 2010

Brillante, anche se un po' slegato. Mi è piaciuto soprattutto l'intento con cui è stato scritto: l'autore, infatti, ha scritto questo libello perché si era stufato di sentir dire, dopo il crollo del fascismo, che "prima c'era più moralità" (ovvero: quando si parla di ordine, bisognerebbe forse guardarlo un po' più da vicino...). Una galleria di delinquenti, disperati, erotomani, corrotti, megalomani, picchiatori, imbelli. Per certi versi questo pamphlet mi ricorda anche l'atteggiamento di alcuni dei neopoliticanti di oggi: il "nuovo" in sé non significa necessariamente "migliore": se non si è in grado di produrre contenuti, non si fa altro che sostituirsi alla classe politica precedente, eguagliandone e superandone tutte le brutture. Altro che nuovo che avanza. Un librino intelligente.