Morte a credito di Louis-Ferdinand Céline edito da Garzanti

Morte a credito

Editore:

Garzanti

Edizione:
8
Traduttore:
Caproni G.
Data di Pubblicazione:
4 ottobre 2007
EAN:

9788811683469

ISBN:

8811683467

Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
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Trama Morte a credito

"Morte a credito", pubblicato nel 1936, è il secondo grande romanzo di Céline, che nelle sue pagine ritorna alla propria infanzia e adolescenza. Cresciuto in un'atmosfera soffocante e carica d'odio, illuminata solo dalle presenze della nonna Caroline e dello zio Éduard, il giovane Ferdinand racconta le proprie esperienze familiari, turistiche, scolastiche, erotiche e di lavoro. Quella di Céline è una prosa di sconvolgente carica espressiva e visionaria, brulicante di ossessioni, oscenità e violenza. Ma, come ha notato André Gide, «la realtà che Céline descrive è l'allucinazione provocata dalla realtà». Questa è la prima edizione italiana integrale di Morte a credito. La «storica» traduzione di Giorgio Caproni venne infatti pubblicata con alcune omissioni: i brani espunti allora perché ritenuti troppo scabrosi sono stati reinseriti nel testo.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 5 recensioni

ConsigliatoDi C. Gabriele-1 gennaio 2023

Scrittura che scorre e coinvolge, consigliato sicuramente.

Un grande lavoro ma....Di B. Massimiliano-20 gennaio 2012

Un grande lavoro ma un gradino sotto a "Viaggio al termine della notte". E' stato sicuramente più facile apprezzarne il testo perchè dopo due letture di "Viaggio" mi sono abituato al suo stile di scrittura, però non è riuscito a suscitare in me le stesse emozioni e sensazioni suscitate con il suo primo romanzo. Si tratta comunque di un grande libro.

Morte a creditoDi f. lucio-8 agosto 2011

Occorre abituarsi allo stile smozzicato di Celine, ma una volta preso il ritmo il libro fila via che è un piacere, la storia è in gran parte autobiografica e riporta esperienze vissute realmente dall'autore in una Francia dei primi del 900 dove gli scintillanti Passage parigini erano ancora vicoli puzzolenti e scuri, dove una piccola borghesia quasi proletaria lottava per sopravvivere affrontando ritmi di lavoro massacranti. Viene messo in risalto il conflitto con la famiglia, specialmente col padre, che il giovane Celine ha vissuto realmente. Tutti i personaggi sono espressi in modo caricaturale, a volte grottesco, e la personalità di questi viene espressa mediante il loro intercalare, i loro commenti, ricordi, esclamazioni, imprecazioni, lamenti. La miseria, una miseria nera, la rovina sempre dietro l'angolo sono lo sfondo permanente del libro, ma le descrizioni degli eventi e dei personaggi, rivelano anche l'aspetto ridicolo della vita fino a offrire scene che non esiterei a definire comiche. Credo che del merito vada riconosciuto anche al traduttore (nella mia edizione si tratta di Caproni) perché tradurre Celine non deve essere stato facile. Unica pecca, almeno nella mia edizione, sono i paragrafi censurati per la volgarità o per le descrizioni raccapriccianti: non interrompono la continuità del racconto ma avrei preferito che il libro fosse completo. Il mio giudizio complessivo: al termine avrei voluto che il libro continuasse.

Morte a creditoDi c. sam-30 settembre 2010

Meno potente e incisivo del suo primo lavoro, si perde molto nella traduzione italiana che non rende in modo appropriato lo stile unico del suo autore.

celineDi b. sirio-30 ottobre 2006

le pagine di celine puzzano di realtà e trasudano l ' allucinazione da esse provocate