Morituri te salutant
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar gialli
- Data di Pubblicazione:
- 2017
- EAN:
9788804685418
- ISBN:
8804685417
- Pagine:
- 238
- Tags:
- Gialli famosi
Descrizione Morituri te salutant
Roma, 45 d.C. Come sempre, i gladiatori scendono nell'arena rivolgendo il loro saluto all'imperatore: "Ave, Caesar, morituri te salutant!". "Coloro che stanno per morire ti salutano!" Qualcuno sembra aver deciso di prendere fin troppo sul serio quell'antica formula: sotto lo sguardo stupefatto del senatore Publio Aurelio Stazio, dell'imperatore Claudio e di migliaia di romani, infatti, l'asso dell'arena, l'imbattibile, colossale Chelidone, si accascia al suolo inspiegabilmente. Non c'è nulla da fare, è morto. Preoccupato, Claudio convoca al Palatino l'amico Publio Aurelio e, in via riservatissima, gli affida l'indagine sulla morte improvvisa quanto inspiegabile del gladiatore. Il senatore non immagina certo in quale rete di intrighi resterà presto invischiato. Perché, partendo dal cadavere di Chelidone, la sua indagine finirà per coinvolgere le più alte autorità dell'impero, scoprendo un disegno criminale che estende le sue trame ben oltre i confini dell'arena.
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Recensioni degli utenti
Romanzo ben costruito-6 luglio 2011
Questo è il secondo libro della serie sul senatore detective Publio Aurelio Stazio, che assieme al segretario Castore, indagherà nell'ambiente gladiatorio, fornerndo al lettore la possibilità di conoscere quell'ambiente e di vederlo sotto un occhio diverso e più critico. Inoltre, la storia è ben costruita e avvincente.
Bello e interessante-3 agosto 2010
Bel romanzo giallo ambientato nell'antica Roma. Il senatore Stazio, detective per passione, indaga su un delitto che coinvolge gladiatori, ma soprattutto permette di conoscere i vari aspetti dell'antica Roma ed in questo la Montanari è davvero brava. Libro bello e interessante.
facilità racconto-9 novembre 2008
questo testo sicuramente molto bello e avvincente con contesto e comportamenti reali di quell'epoca ha pero un linguaggio molto semplice evidenziato anche nel finale quando l'imperatore parla con publio aurelio stazio usando un linguaggio poco credibile dato lo spessore sociale del personaggio