I monologhi della vagina
- Editore:
Il Saggiatore
- Collana:
- La piccola cultura
- Traduttore:
- Bignardi M.
- Data di Pubblicazione:
- 7 aprile 2014
- EAN:
9788842820284
- ISBN:
8842820288
- Pagine:
- 224
Descrizione I monologhi della vagina
I "Monologhi" si sviluppano intorno agli argomenti naturalmente associati alla vagina (sesso, mestruazioni, parto) come a quelli, dolorosi e scottanti, dell'attualità (violenze, pulizia etnica). Ma cercano anche di dare una risposta a domande più fantasiose: "Se la tua vagina parlasse, cosa direbbe?"; oppure: "Se la tua vagina si vestisse, cosa indosserebbe?".
Recensioni degli utenti
Da leggere assolutamente!-12 agosto 2011
Una serie di storie sconvolgenti, commuoventi, coinvolgenti ed emozionanti; Eve Ensler, in questo libro ormai diventato un cult, cerca di muovere le coscienze, creando un vero e proprio movimento a favore dei diritti delle donne di tutto il mondo. A mio parere sarebbe un'utile lettura per le scuole, per insegnare ai ragazzi il senso di rispetto nel senso più ampio del termine.
Da portare a teatro regolarmente-19 marzo 2011
Questo testo è una raccolta di storie, dichiarazioni, nozioni che delineano e presentano l'idea e il concetto di vagina, non solo come parte del corpo, ma piuttosto come entità a se stante, come voce parlante in nome della donna stessa. L'idea nasce da una giornalista che recupera, tramite interviste, ricerche e incastrandoci anche il frutto della propria fantasia, storie di donne e del loro corpo. All'inizio l'idea era solo quella di creare una sorta di documentario, poi invece il testo è stato oggetto di numerose riduzioni teatrali (la prima in assoluto è stata quella proposta dall'autrice stessa).
I monologhi della vagina-2 novembre 2010
Mi aspettavo un testo comico...chissà perchè nella mia immaginazione la vagina è una monologhista spiritosa, con un sentore di amarezza nella voce; potrei giustificarmi dicendo che ognuno può idealizzare la vagina come meglio crede ma non avrebbe senso. L'obiettivo di questi monologhi è insegnarci a pensare e a parlare della vagina, senza vergogna, imparare a conoscerla come una parte del nostro corpo e non come un misterioso estraneo che si nasconde nelle segrete della nostra intimità! Devo ammettere che il suono della parola non aiuta a farci amicizia: vagina suona piuttosto male, non che pene suoni meglio, però il peggiore dei due - linguisticamente parlando - è toccato a noi, mie care signore!
A chi fa cantare le vagine-14 luglio 2010
Mi sono avvicinata a questo libro in maniera teatrale, perché così i monologhi sono nati e me ne sono innamorata. I monologhi sono talvolta crudi, talvolta divertenti, talvolta arrabbiati. Sempre intelligenti, arguti, originali. Danno una nuova immagine della donna, la ribaltano, ne riscoprono il valore come essere singolo al di là degli uomini. La vagina centro dell'universo, da far cantare, da amare e rispettare senza vergognarsi più di pronunciarne il nome. Molto interessante, alla fine del libro, il percorso che l'autrice fa su come è nato il movimento del V-Day e come uomini e donne si battano contro la violenza sulle donne.