Trama Il mondo alla fine del mondo
Il 16 giugno del 1988 in un'agenzia giornalistica di Amburgo, legata a Greenpeace, arriva un inquietante fax dal Cile. Secondo il messaggio, la nave giapponese, Nishin Maru, ha perso diciotto marinai, insieme a un numero imprecisato di feriti, e ha subito gravi danni. Il giornalista che riceve il fax, esule dal Cile, suo paese d'origine, per motivi politici, decide di tornare a casa e dedicarsi al caso della Nishin Maru. Durante le indagini giunge alla conclusione che la baleniera, ufficialmente demolita a Timor, stava in realtà praticando illegalmente la caccia ai cetacei nei mari australi.
Recensioni degli utenti
Breve romanzo ecologista-22 marzo 2011
Bello questo Sepulveda mai superficiale, perché sa spendere la sua voce in difesa di una natura che rischia di essere ferita profondamente, per la cupidigia che non bada agli esiti. Ci porta quindi a valicare i confini del mondo attraverso le terre estreme; e ci conduce senza sosta verso orizzonti, idealizzati sì, ardui sì, ma che vorremmo subito visitare, tanto risplendono di bellezza concreta, autentica, tra queste pagine. Una meta, un itinerario di frontiera bellissimo, in un libro non privo di incanto.
Ha il suo fascino-13 dicembre 2010
Ricorda molto il celebre "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" per tematiche affrontate e per certe atmosfere, per quanto l'ambientazione sia diversa, ma ne risulta inferiore per sviluppo dell'intreccio ed elaborazione dell'interiorità dei personaggi, forse perchè limitata dal contenuto autobiografico della storia. Resta ugualmente una buona lettura, breve ed intensa soprattutto nella prima parte.