Il mito dell'alchimia. Seguito da «L'alchimia asiatica»
- Editore:
Bollati Boringhieri
- Collana:
- Nuova cultura
- Edizione:
- 3
- Traduttore:
- Brivio G.
- Data di Pubblicazione:
- 4 settembre 2014
- EAN:
9788833925943
- ISBN:
8833925943
- Pagine:
- 144
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Filosofia della scienza
Descrizione Il mito dell'alchimia. Seguito da «L'alchimia asiatica»
Le rivalutazioni hanno talora un paradossale effetto oscurante. Nel momento in cui l'alchimia è assurta a oggetto di studio, è stata recintata nel limbo inoffensivo degli antesignani: una prechimica interessante unicamente per gli aspetti anticipatori dello spirito d'osservazione, della razionalità induttiva e della capacità manipolatoria poi incarnati appieno dalla scienza matura. La prospettiva di Mircea Eliade si colloca all'opposto diametrale. Il grande storico delle religioni ricusa come illegittima la filiazione diretta, per raffinamento scientifico, della moderna chimica dalla congerie di operazioni e dottrine esoteriche che nei secoli si sono tramandate in segreto e che sono rimaste sigillate per i non iniziati. Secondo lui, se da un lato la modernità ha messo a frutto certa empiria metallurgica cara agli alchimisti e ha cristallizzato il millenario sogno alchemico. dell'uomo-creatore secolarizzandolo nell'idea prometeica di un progresso senza fine, dall'altro "solo chi ha smarrito il senso dell'alchimia può ricollegarla alla chimica". Al recupero di questo "senso", di un'antica verità offuscata, dedica pagine memorabili. Si immerge nell'alchimia asiatica - cinese e indiana in particolare - che ha esaltato soprattutto le tecniche spirituali, ovvero le pratiche magico-ascetiche di matrice tantrica, necessarie ad assimilare le virtù perfezionatrici. Perché «l'alchimista alla ricerca dell'Elixir è più simile al mistico che cerca la propria via all'immortalità che non all'uomo di scienza». L'oro in cui tenta di trasmutare il suo corpo si identifica con una vita purificata non più soggetta a morte.
Recensioni degli utenti
Rigenerazione -6 dicembre 2010
In questo libro, di poco più di un centinaio di pagine, si possono trovare due bei saggi del grande studioso rumeno Mircea Eliade (1907-1986) . Due bei saggi sull'alchimia vista nella prospettiva della Storia delle religioni. E con essi, Eliade conferisce all'argomento serietà e dignità accademiche e non solo. Dir ciò, inoltre, non significa affatto che il suo stile sia quanto mai pedante, pesante e noioso: certo, ci son molte note a piè di pagina ma questo va a intralciare ben poco una prosa elegante, essenziale e chiara. L'autore, nel primo dei due saggi spiega come sia nato e come si sia caratterizzato il fenomeno della pratica dell'Alchimia, corpo di antiche conoscenze e pratiche che viene scoperto in un dato periodo che poi va in "letargo" e che, successivamente, nei secoli viene riscoperto e si conforma in qualche modo anche allo spirito dei tempi. Eliade sottolinea più volte un aspetto dell'Alchimia: quello spirituale.