La misura della felicità di Gabrielle Zevin edito da Nord

La misura della felicità

Editore:

Nord

Traduttore:
Dompè M.
Data di Pubblicazione:
4 giugno 2015
EAN:

9788842926429

ISBN:

8842926426

Pagine:
314
Formato:
rilegato
Acquistabile con la

Trama La misura della felicità

Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di "abbassare i prezzi". Una sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all'infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: "Questa è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata." Seppur riluttante (e spiazzando tutti i suoi conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l'esistenza. Perché Maya è animata da un'insaziabile curiosità e da un'attrazione istintiva per i libri - per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell'affascinante mosaico di parole che riempie le pagine - e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio, trovando infine il coraggio di aprirsi a un nuovo, inatteso amore...

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

Una piacevole letturaDi g. giulia-24 luglio 2015

Il libro è ottimo per chi desidera una lettura piacevole e poco impegnativa, leggendolo ci si affeziona ai personaggi, dopo qualche capitolo sembra quasi di conoscere loro e i luoghi descritti. Il libraio ha una personalità molto particolare tanto da far dubitare chiunque, lettore compreso, che possa essere la persona adatta a prendersi cura della bambina. A fare da cornice alla storia sono le pagine inserite prima di ogni capitolo, dove si intuisce che A.J lasci a Maya dei consigli su alcuni dei racconti che lui preferisce. Questo inserimento inizialmente risulta ingiustificato, ma, procedendo nella lettura acquisterà significato. La storia della bambina è molto toccante, il romanticismo non manca.

MediocreDi O. Diana Evelina-1 dicembre 2014

Mi sono lasciata prendere dal battage pubblicitario che è stato fatto per questo libro, ma sinceramente non ne è valsa la pena. La trama è piuttosto originale: una bambina di 2 anni che viene lasciata, sola, in una libreria gestita da un uomo ancora giovane ma scorbutico, che mai ha avuto a che fare coi bambini, ma mentre la storia da un lato fa sorridere (come quando il protagonista si informa su Google per sapere cosa mangia un bimbo di 2 anni), dall'altro il libro mi ha delusa parecchio, perché mi è sembrato lento e poco credibile, direi addirittura strampalato. La storia è intercalata da capitoli che non ho capito bene: il tutto è abbastanza originale, ma sinceramente da un'idea così carina mi sarei aspettata qualcosa di meglio.

Semplicemente meravigliosoDi r. paolo-5 novembre 2014

È il libro ideale per chi ama i libri e le storie che parlano di libri. Non è certamente un libro perfetto, ma è uno di quei romanzi che riescono a catturare anima e cuore, in cui i personaggi diventano come gli amici e la famiglia, e una parte di te vorrebbe fare le valigie e andare a visitare i luoghi dove si svolgono gli eventi, perché hanno qualcosa di magico. Questo romanzo è un inno alle librerie di tutto il mondo, pieno di citazioni incredibili e personaggi meravigliosi, ed è anche un romanzo sulle seconde possibilità e su come l'amore abbia il potere di cambiare le persone. Ogni capitolo è preceduto dalle opinioni del signor Fikry, il libraio protagonista, a proposito di un brano letterario, e sono proprio uno spasso da leggere. Ci sono momenti toccanti e momenti in cui ci si sganascia dalle risate: alla fine resta la sensazione di aver ricevuto qualcosa di buono di cui, prima o poi, tutti abbiamo bisogno.

Così così..Di F. Valeria-30 settembre 2014

Non è come me lo aspettavo, ma probabilmente questo giudizio dipende proprio dalle mie aspettative! Se si cerca della buona narrativa capace di conquistare con le descrizioni, gli intrecci, i profili dei personaggi e la qualità della scrittura, "La misura della felicità" non è il libro adatto. Né il personaggio del libraio né quello di sua figlia Maya sono ben delineati. È un libro che corre veloce, come il copione di una fiction, e il contesto (la libreria sull'isola) può essere affascinante, così come la vicenda. È una lettura poco impegnativa, come quando si guarda un film in TV.