Il miracolo

Quinn ha 61 anni, è rimasto vedovo da poco e la figlia Alex sposata e residente a Ginevra non riesce a perdonare il padre di non averla avvertita che la madre era in fin di vita, se non pochi giorni prima della sua morte. Il motivo è che sia Quinn che Jane non pensavano che le condizioni di salute fossero così gravi e speravano in una ripresa. Quinn, che per tutta la vita si era dedicato solo al lavoro, un anno prima che la moglie morisse si era ritirato dagli affari e insieme a lei aveva viaggiato in tutto il mondo e insieme erano felici. Ora, nonostante un lungo viaggio in barca a vela con equipaggio noleggiata per alcuni mesi, soffre spesso di incubi e la villa in cui ritorna a San Francisco è terribilmente vuota. Una notte, proprio quella di Capodanno, un violentissimo uragano sradica un albero del giardino che distrugge parte del tetto della casa e provoca molti danni alle vetrate. Mentre la furia della natura non diminuisce neanche al mattino continuando a provocare distruzioni Quinn si accorge di una donna minuta che è in giardino sconvolta e impaurita, Maggie. Si offre per aiutarla e inizia così una amicizia che aiuterà entrambi a riconquistare fiducia, affetti e gioia. Ma solo un secondo uragano riuscirà a far capire a Quinn la direzione da far prendere alla sua vita.

E' un libro malinconico ma è valasa la pena leggerlo. La scrittrice usa un linguaggio semplice ma ben articolato. Dolce e tenera la storia d'amore e il rapporto tra il padre e la figlia. La nota negativa è sicuramente il dolore dei lutti che deve sopportare il protagonista.