Miele di Ian McEwan edito da Einaudi

Miele

Editore:

Einaudi

Collana:
NumeriPrimi
Traduttore:
Balmelli M.
Data di Pubblicazione:
10 settembre 2013
EAN:

9788866213451

ISBN:

8866213454

Pagine:
351
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Trama Miele

La prima voce narrante femminile di McEwan dall'epoca di "Espiazione", Serena Frome, è una figlia degli anni Sessanta senza slogan né rivoluzioni, una figlia borghese cresciuta dal padre vescovo entro i confini protetti di una cattedrale, lontana dalle inquietudini politiche e sociali che sferzano la Gran Bretagna dei primi anni Settanta. La sua iniziazione al mondo si compie attraverso un amante maturo, docente di storia e amico personale del ministro dell'Interno, che a Serena insegna ad accostare il giusto vino al giusto cibo e a contemperare la baldanzosa lettura di Solzenicyn con quella approfondita di Churchill, e che, prima di sparire misteriosamente dalla sua vita, le spezza il cuore e le regala un mestiere: un incarico all'MI5. Che cosa possono volere ai piani alti della prestigiosa agenzia d'intelligence britannica da una bionda ragazza di buona famiglia con una mediocre preparazione matematica faticosamente rimediata a Cambridge e una prodigiosa, ancorché superficiale, rapidità di lettura? Farne una pedina nella cosiddetta "guerra fredda culturale": Serena parteciperà all'operazione "Miele", con la quale l'agenzia intende finanziare occultamente scrittori ritenuti affini alla causa dell'Occidente trasformandoli in inconsapevoli agenti della propaganda anticomunista. Il candidato ideale è individuato in Tom Haley, promettente autore di alcuni apprezzati racconti e di qualche articolo critico nei confronti del blocco sovietico.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 13.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
2 di 5 su 1 recensione

Così così...Di b. simonetta-7 ottobre 2013

Il grande Mc Ewan avrà pure i suoi momenti bassi... Niente di entusiasmante quindi in questo romanzo ambientato negli anni Sessanta in piena ossessione anticomunista britannica, e in particolare nell'ambiente dell'intelligence e dei suoi intrallazzi. Il tema della finzione e della menzogna, del doppio gioco che si deve scontrare con l'imprevedibilità dei sentimenti che non tollerano ambiguità, costituisce l'elaborazione di Mc Ewan che è sempre bravissimo e originale nei suoi argomenti, anche quando, come in questo caso, non raggiunge le vette a cui ci ha abituati.