Le mie prigioni di Silvio Pellico edito da Fagiolari Bottega

Le mie prigioni

Data di Pubblicazione:
1 settembre 2015
EAN:

9788898979431

ISBN:

8898979436

Pagine:
188
Formato:
brossura
Argomenti:
Autobiografie: personaggi storici, politici e militari, MEMORIE
Acquistabile con la

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 4 recensioni

Le nostre prigioniDi C. Raul-11 ottobre 2010

Al lettore sembra di entrare col prigioniero in carcere, di percorrere passo passo con lui i lunghi anni della prigionia, di provare le stesse impressioni, gli stessi incubi, gli stessi dolori, di conoscere e affezionarsi alle stesse persone, agli stessi piccoli oggetti, tanta è la forza rappresentativa delle pagine scritte da Pellico durante la sua prigionia. Nel libro sono posti in risalto tutti quei valori umani che addolciscono la vita e la rendono migliore, quali l'amicizia, l'amore della verità, il rispetto e la gentilezza verso ogni genere di persona, la fedeltà al dovere, la dignità nella sventura, la delicatezza degli affetti e soprattutto la saggezza nell'accettare le vicende della vita così come vengono e nel saper trarre da esse motivo per elevarsi e perfezionarsi.

Le mie prigioniDi l. silvio-1 ottobre 2010

Interessato all'aspetto della prigionia e alla crudeltà che muove un essere umano nel detenere la libertà altrui lessi questo libro.Anche questo diario di vita è ingiudicabile...un altro bellissimo diario da riscoprire e leggere...riflettendo...

manifesto anti austriacoDi G. Diego-24 settembre 2010

Leggere adesso questo libro lo rende a tratti difficile e anche noioso, ma l'impatto che deve avere avuto in pieno Risorgimento deve è paragonabile a quello che hanno avuto le foto del carcere di Abu Ghraib (pur con tutti i distinguo tra le due situazioni). Venire a sapere che i prigionieri politici nelle carceri austriache morivano semplicemente di inedia a causa del cibo pessimo e insufficiente, conoscere l'assoluto isolamento che impediva anche di sapere se i propri famigliari fossero ancora vivi, vedere descritta una scena cruda come quella dell'amputazione della gamba di Maroncelli, deve avere portato anche chi non familiarizzava con la Massoneria a simpatizzare per queste persone che per un'ideale si mettevano a rischio di tutto questo. Quello che mi ha impressionato è lo sforzo continuo di Pellico di vivere tutto con sentimenti di umanità cristiana, il volere perdonare e giustificare i suoi carcerieri, e addirittura il sentirsi poco degno quando gli scatti d'ira erano troppo forti per essere trattenuti. Un libro di cui non posso dire che si legga con facilità, ma che va letto per capire un pò meglio cosa c'è stato dietro al processo di unificazione dell'Italia.

Cammino verso la fedeDi M. Vincenza-8 luglio 2010

Questo diario di prigionia di Pellico rappresenta il suo personale cammino di espiazione che lo porta ad una incrollabile fede cristiana. Consiglio di leggerlo anche perchè esso può essere interpretato come il personale cammino di ognuno di noi verso la fede e verso il Signore che ci aiuta a superare le difficoltà.