Metà di un sole giallo di Chimamanda Ngozi Adichie edito da Einaudi

Metà di un sole giallo

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Basso S.
Data di Pubblicazione:
3 febbraio 2016
EAN:

9788806229863

ISBN:

8806229869

Pagine:
456
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Trama Metà di un sole giallo

Metà di un sole giallo racconta un drammatico periodo della storia contemporanea africana: la lotta del Biafra per raggiungere l'indipendenza dalla Nigeria, con la conseguente guerra civile che costò la vita a più di un milione di persone. Con empatia e naturalezza Chimamanda Ngozi Adichie narra la vita di alcuni personaggi toccati dalle terribili vicende della guerra: il giovane Ugwu, domestico nella casa di Odenigbo, un professore universitario animato da un sacro fervore per il suo Paese e per la causa dell'anticolonialismo; Olanna, la bellissima moglie del professore, che per amor suo ha abbandonato la ricca famiglia di Lagos e si è trasferita nella polverosa città universitaria di Nsukka; Richard, uno scrittore inglese che è innamorato della sorella gemella di Olanna, Kainene, una donna misteriosa che non vuole impegnarsi con nessuno. Mentre le truppe nigeriane avanzano, i protagonisti del romanzo devono difendere ciò in cui credono e riaffermare gli affetti che li tengono uniti.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

Romanzo forteDi T. Fiorella-16 marzo 2018

Romanzo forte che racconta una storia riguardante la vita politica africana. La prospettiva è quella di una classe borghese che non vive le sofferenze in modo diretto ma che ne paga comunque lo scotto.

Un sole nigerianoDi L. Anna-26 maggio 2012

Un romanzo che mi è piaciuto per molti aspetti. Innanzitutto non ero a conoscenza di quanto successe in Nigeria con la proclamazione dello stato del Biafra e quanto ne fece seguito. Poi mi sono sempre piaciuti i romanzi a scenario storico nei quali si mescolano personaggi, le storie di fantasia che servono alla autrice da espediente per charirici le brutture della guerra. L'autrice è ottima soprattutto nel tratteggiare Olanna, uno dei personaggi che più ho amato.

Metà di un sole gialloDi B. Ugo-22 luglio 2011

Ottima scrittura e trama molto interessante per la prima opera della scrittrice camerunense. Libro di memoria, intenso e commovente. Attraverso le storie di vari personaggi viene rievocata la guerra scatenatasi in seguito alla secessione di quella parte di nigeria, abitata dagli appartenenti all'etnia igbo, che si ribattezzo biafra. L'autrice dimostra un grande talento narrativo ed un incredibile bravura nel tratteggiare i caratteri dei personaggi. Succede cosi di affezionarsi ad ugwu, il ragazzo mandato a servizio dell'intellettuale idealista, ad olanna, donna forte, sicura e fragile allo stesso tempo, a richard, l'inglese innamorato di kainene e del novello biafra. Ma sopratutto viene ricordata la storia di una guerra assurda strumentalizzata dai governi occidentali a danno di un intero popolo... IL MONDO TACEVA MENTRE NOI MORIVAMO... Bene ha fatto chimamanda ngozi adichie a ricordarlo, come dice lei stessa nelle note finali PER NON DIMENTICARE. Libro di grande valore, non solo letterario.

Metà di un sole gialloDi D. Andrea-6 aprile 2011

Questo è un autore che ho molto amato alla sua comparsa sulla scena. Non c'è acredine nella narrazione della Adichie, anzi tutto è filtrato in maniera lucida, pacata e consapevole attraverso gli occhi di una borghesia nigeriana in parte formatasi all'estero e che in patri era tornata per dare il suo contributo al cambiamento. Quanti ideali e sogni traditi anche qui e quanta retorica nei reportage dei bianchi che lì andavano in visita o che lì vivevano senza capire e senza mai abbandonare le proprie sicurezze e farsi coinvolgere. Ma la narrazione è corretta poichè ai neri che credettero nell'innovazione fanno da controaltare i neri arricchiti che poterono fuggire al momento giusto mettendo in salvo i loro averi, per poi tornare a casa come se nulla o quasi fosse accaduto. Ai tanti poveri e diseredati che in molti casi morirono fanno da contraltare alcuni borghesi colti che morirono perchè credettero fino in fondo alla causa o che cercarono di rendere la vita dei primi nei campi profughi un poco più umana. Per tanti bainchi che chiusero gli occhi ce ne fu almeno uno che cercò di farsi nero e rimase lì pur non essendo un eroe. Insomma una storia da leggere perchè anche questa volta la Adichie si conferma una grande narratrice, nella migliore tradizione africana.