La meravigliosa vita di Jovica Jovic

Moni Ovadia e lo scrittore Marco Rovelli collaborano per raccontare assieme La meravigliosa vita di Jovica Jovic, dando vita ad una biografia spettacolare che permette al lettore di entrare in profondità nel mondo delle comunità rom. Jovica Jovic, infatti, fa parte di una famiglia rom proveniente dalla Serbia. Jovica è nato a Belgrado, entrambi i suoi genitori furono rinchiusi nel campo di concentramento nazista di Auschwitz, nello stesso lager dove ha perso la vita suo zio. Fin da piccolo Jovinca ha dovuto fare i conti con le sue origini, con la storia del popolo a cui appartiene. Colpevoli per essere senza una terra, colpevoli per essere zingari. E il campo di concentramento nazista non è solo che uno dei tanti modi con cui gli zingari furono emarginati nella storia. Sempre colpevoli, senza un posto dove stare e senza una meta definita. Una storia, quella raccontata da Ovadia e Rovelli, intrisa di amarezza e tragicità, ma anche di passione e calore umano. Perché oltre al razzismo, ci sono anche l’amicizia, la musica e l’amore per la vita. Jovica Jovic ha iniziato a suonare quando era ancora molto piccolo. Suo nonno è morto a centosei anni, con il violino in mano. I rom hanno la musica nel sangue, quando suonano non lo fanno con le note musicali, ma con il cuore. Un rom, quando suona, esprime sé stesso, la sua anima. Ora Jovica Jovic è una celebrità tra i rom. E’ un maestro di fisarmonica e gira l’Europa per suonare ai matrimoni della comunità. Da lui, dalla sua storia e dai suoi racconti, si capisce molto della cultura e della tradizione dei rom, la sua famiglia infatti gestisce il tribunale dei rom. La meravigliosa vita di Jovica Jovic, di Moni Ovadia e Marco Rovelli, racconta, più che la storia di una persona, quella di un intero popolo.