Menti morali. Le origini naturali del bene e del male di Marc D. Hauser edito da Il Saggiatore

Menti morali. Le origini naturali del bene e del male

Collana:
La cultura
Traduttore:
Pedeferri A.
Data di Pubblicazione:
11 ottobre 2007
EAN:

9788842813859

ISBN:

8842813850

Pagine:
505
Formato:
brossura
Argomento:
Etica e filosofia morale
Acquistabile con la

Descrizione Menti morali. Le origini naturali del bene e del male

L'attuale senso comune ritiene che si prendono decisioni morali in base a ciò che la società ritiene sia giusto o sbagliato. Questa prospettiva ha consolidato la convinzione che la psicologia morale delle persone sia determinata esclusivamente dall'esperienza e dall'educazione. La tesi di questo libro riconduce la morale alla teoria evolutiva di Charles Darwin: secondo Marc Hauser le regole morali avrebbero una radice profonda e inconscia, da lui definita "grammatica morale universale", sviluppatasi nel corso di milioni di anni, la cui individuazione è possibile grazie all'adozione dei parametri dei più moderni studi di linguistica (con particolare riferimento alla grammatica generativa di Noam Chomsky). Per supportare questa tesi l'autore cita fatti di cronaca, illustra i risultati di test empirici effettuati su oltre 250mila individui di 120 nazioni differenti e valuta la conoscenza morale nei casi di psicopatologie, individuando i momenti fondamentali della storia della filosofia morale. Come attestano universalmente il mito e le religioni, l'interrogazione sulla natura del bene e del male rappresenta da millenni una questione cruciale del pensiero umano. In Occidente la ricerca filosofica, in particolare l'etica, ha fornito le risposte più diverse: sono state chiamate in causa la volontà divina, l'ordine del cosmo, la libertà soggettiva, i principi utilitaristici, la riflessione razionale, i sentimenti morali, l'identità culturale.Marc D. Hauser riconsidera il problema alla luce di una differente impostazione, incentrata su un'ipotesi evoluzionista secondo la quale esiste una facoltà morale che si è evoluta come le altre facoltà degli essseri umani. Muovendo dalle analisi linguistiche di Chomsky, che postulano una grammatica generale costituitasi attraverso l'evoluzione, Menti morali individua le linee di una grammatica morale universale sottostante ai sistemi culturali che in tempi e luoghi diversi si sono proposti di stabilire che cosa è bene e che cosa è male. Alla base delle norme sociali, dei criteri di giudizio e dei precetti religiosi si colloca un fondo antropologico comune che porta a formulare un codice morale specifico. I nostri istinti morali risultano pertanto immuni dalle norme sociali, culturali, religiose (pur concordando a volte con esse), poiché formulati al di qua di ogni ragionamento consapevole. In tale schema l'essere umano non si presenta come una creatura "humeana" o "kantiana", guidata dalla ragione o dai sentimenti, ma come una sorta di creatura "rawlsiana", i cui giudizi morali derivano da meccanismi inconsci e inaccessibili. L'influenza dell'ambiente, della cultura e della società perde quindi la sua centralità, ma non scompare: diventa un metro per la regolazione e l'affinamento dei parametri associati a qualsiasi istinto e azione morale. Da un confronto ampio con neuroscienze, psicologia cognitiva, linguistica, etologia e diritto, l'autore ricava solidi argomenti a favore della propria ipotesi pervenendo a riflessioni originali e convincenti su essenziali questioni filosofiche, bioetiche e politiche del presente e del futuro. Menti morali rappresente una conquista del pensiero moderno conseguita attraverso un viaggio affascinante fra neonati umani e scimmie selvagge, test di laboratorio e casi di cronaca.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 24.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti