
Mendel dei libri
- Editore:
Garzanti
- Collana:
- I piccoli grandi libri
- Edizione:
- 4
- Traduttore:
- Giacon N.
- Data di Pubblicazione:
- 20 agosto 2020
- EAN:
9788811815907
- ISBN:
8811815908
- Pagine:
- 64
- Formato:
- brossura
Libro Mendel dei libri di Stefan Zweig
Trama libro
Nella Vienna di inizio Novecento non c'è appassionato lettore, studioso, esperto bibliofilo che non sappia chi è Jakob Mendel, vero catalogo vivente di tutto ciò che su di un libro sia mai stato stampato. Mendel è il sovrano, monomaniacale e dotato di prodigiosa memoria, di una dimensione parallela, fatta di carta e di pagine, di libri concepiti soltanto come oggetti da collezionare. Nella vita reale egli è solo, completamente incapace di ogni iniziativa concreta e sensata: siede al tavolino di un vecchio caffè, dove ha installato il suo quartier generale e da dove prodiga la propria esperienza a chiunque gli faccia visita. Ma la minaccia della guerra getta la sua ombra spettrale sull'Europa, sull'Austria e su ciò che Mendel ha di più prezioso.
Recensioni degli utenti
Lascia un segno particolare - 8 maggio 2012
L'atmosfera austriaca è coinvolgente, ma credevo di provare più empatia per lo strambo personaggio protagonista, detto Mendel dei libri per la sua incredibile conoscenza di ogni libro esistente, che passa le sue giornate a leggere in un caffè viennese, astenendosi dal mondo. Ma lo scrittore scrive benissimo, quindi la quarta stella ci sta, penso che leggerò altro di suo!
Mendel dei libri - 11 agosto 2011
Mi ha ricordato gli apologhi ebraici così tipici di un Joseph roth: Jakob Mendel, ebreo galiziano che procura e rivende libri d'ogni genere, è l'immagine di Zweig, il suo alter ego. Come lui ebreo, come lui profondamente amante della cultura e dei libri, anche Zweig dovrà affrontare a breve ed in questo senso questo racconto può davvero dirsi profetico, essendo stato scritto nel 1929 la distruttiva follia della brutalità di certa natura umana. Il personaggio di Mendel, prodigiosa memoria dei libri e di tutto ciò che li riguarda, viene riportato paradossalmente alla luce dall'oblio in cui era finito nella mente del narratore, a distanza di venti anni dalle vicende narrate. Da una dimenticanza, quindi, nasce il ricordo di una memoria, di un attaccamento morboso alla parola scritta e alla trasmissione della cultura per opera di quella cosa meravigliosa che sono i libri, che secondo Zweig si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e per difendersi così dall'inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l'oblio. Rivive Jakob Mendel nella memoria del narratore e torna al mondo che lo aveva presto e facilmente dimenticato col suo misero cappotto, seduto al suo tavolino in un angolino del caffè, mentre legge i suoi cataloghi dondolando il corpo avanti e indietro come in una preghiera ebraica. Dopo la guerra, il mondo non sarà più lo stesso, e nemmeno Jakob Mendel sarà più lo stesso; la storia aveva sconvolto i suoi libri, ignorando che sono proprio i libri a darci una chance di salvarci dal mondo. Come Peter Kien, come gli uomini-libro di Fahrenheit 451, anche Mendel è un disperato superstite di quel mondo fatto di cultura e astrazione, il mondo vagheggiato come un paradiso perduto, che la brutalità e la follia delle nazioni hanno per sempre distrutto. Un superstite destinato a soccombere miseramente.
Mendel dei libri - 19 novembre 2010
Breve ed intenso. La stupidità e l'atrocità della storia rese al meglio nel confronto con l'unicità di mendel e del suo furore per i libri. Davvero bello.
Mendel dei libri - 11 novembre 2010
Un bibliomane ebraico dall'enciclopedica cultura libridinosa, Mendel dei libri, viene strappato ai suoi amati testi e al suo caffe' viennese durante la prima guerra mondiale. Rivivra', molti anni dopo, nella memoria del narratore, perche' "i libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di la' del nostro breve respiro e difendersi cosi' dall'inesorabile avversario di ogni vita: la caducita' e l'oblio". Nostalgico
Mendel dei libri - 28 ottobre 2010
Il libello propone mezz'ora di lettura, e il personaggio in questione ne esce a cavallo di una manciata di neuroni di proprietà del lettore, con l'intenzione di accompagnarli a lungo nelle loro evoluzioni. Molto a lungo. Indimenticabile.