Memorie del sottosuolo di Fëdor Dostoevskij edito da Edizioni Clandestine
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Memorie del sottosuolo

Collana:
Highlander
A cura di:
D. Fazzi
Traduttore:
Kolbe C.
Data di Pubblicazione:
1 luglio 2004
EAN:

9788889383018

ISBN:

8889383011

Pagine:
152
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Memorie del sottosuolo

Scritto in forma di monologo-confessione, "Memorie del sottosuolo" è la storia della fallita redenzione di una prostituta e, al tempo stesso, un'indagine tormentata sull'inconscio e sui limiti dell'intelletto a capire a fondo se stessi e gli altri. Affetto dal male di vivere, 'l'uomo del sottosuolo' è un giovane e inconcludente impiegato che, pur riconoscendo l'immensa ricchezza racchiusa nel suo intimo, è divorato dall'incapacità di rapportarsi a un mondo esterno, da cui è in qualche modo rifiutato e che egli ossessivamente insegue e rinnega. È un antieroe, un uomo sofferente e, come tale, non può che attirare la pietà e la simpatia del lettore. "Vi giuro signori che l'essere troppo consapevole è una malattia, un'autentica, assoluta malattia". Memorie del sottosuolo, tappa fondamentale nella crescita letteraria di Dostoevskij, descrive l'uomo sensibile quale superfluo alla realtà di ogni giorno e come tale, proprio a causa della consapevolezza di questa sensibilità e del vano tentativo di soffocarla, destinato all'autodistruzione. "Un essere che si abitua a tutto: ecco, penso sia la migliore definizione che si possa dare dell'uomo. Forse io mi credo un uomo intelligente proprio e solo per questa ragione: in tutta la vita non mi è mai riuscito di portare a termine alcunché".

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4 di 5 su 13 recensioni

Memorie dal sottosuoloDi P. Matteo-23 aprile 2012

Dostoevskij mostra un uomo impegnato in un lungo e tormentato discorso a proposito di sé: è un ritratto caratterizzato dai difficili rapporti che intrattiene con sé e con gli altri. Un insieme di pensieri che si avvolgono su loro stessi. Tutto questo viene raccontato con uno stile complesso e potente.

Memorie del sottosuoloDi B. gianluca-16 marzo 2012

Siamo in presenza, a mio avviso, del romanzo più personale, più privato, direi quasi più intimo della intera produzione letteraria di Fedor Dostoevskij. L'accuratezza lessicale con la quale Dostoevskij traccia il profilo psicologico dell'abitante del sottosuolo lascia davvero basiti, ci si lascia catturare e dal tono e tantopiù dal significato profondo

MemorieDi N. Marilena-28 febbraio 2012

"Sono un uomo malato... Sono un uomo cattivo. Un uomo sgradevole. Credo di avere mal di fegato. Del resto, non capisco un accidente del mio male e probabilmente non so di cosa soffro. Non mi curo e non mi sono mai curato, anche se rispetto la medicina e i dottori. Oltretutto sono anche estremamente superstizioso; be' , almeno abbastanza da rispettare la medicina. (Sono abbastanza colto per non essere superstizioso, ma lo sono. ) Nossignori, non voglio curarmi per cattiveria. Ecco, probabilmente voi questo non lo capirete. " Questo è l'inizio di un grande libro. Un uomo cattivo che scrive e racconta. Imperdibile.

Memorie dal sottosuoloDi P. Antonella-31 agosto 2011

Ho incredibilmente odiato il protagonista di questa storia, troppo attaccato all'amarezza del passato e incapace di concedersi un pò di felicità, magari perchè l'infelicità è tutto ciò con cui ha convissuto per anni e cambiare (anche se in meglio) è sempre difficile. Forse farci odiare il protagonista era proprio l'intento dell'autore: è un monito, un avvertimento "guarda cosa succede a chi dimora nel risentimento". Un libro che consiglio di leggere.

PsicologiaDi D. Luca-26 luglio 2011

Sono rimasto particolarmente colpito dall'assoluta capacità di Dostoevskij di tracciare un profilo psicologico così complesso e ben definito. Non ho mai letto una cosa del genere. E' un libro che lascia veramente a bocca aperta, lo consiglio a tutti coloro che vogliono trovare in un libro qualcosa di profondo.

Dialogo interioreDi d. raffaele-23 luglio 2011

Nelle appassionanti riflessioni che il protagonista sviluppa fra se, emerge tutto un mondo, un mondo sotterraneo ed oscuro che ognuno di noi si porta dentro. Dostoevskij riporta alla luce questa dimensione inconscia con la maestria che solo uno scrittore del suo calibro può mettere in campo. Un classico nel suo genere.