Trama La memoria del topo
La morte di Billy Meadows sembra un caso facile da risolvere, troppo facile. Il suo cadavere riverso in un condotto abbandonato, la siringa ancora piantata nel braccio. Ma c'è qualcosa che non convince Harry Bosch, detective della divisione Hollywood, la fogna della polizia di Los Angeles. Troppe coincidenze, e le coincidenze Bosch lo sa, non esistono. Dietro quella morte che in troppi vorrebbero liquidare come un banale caso di overdose, si nasconde ben altro. Sin dalle prime indagini, Bosch scopre collegamenti con una clamorosa rapina che aveva coinvolto anche l'FBI e intuisce una rete di corruzione, violenza e vendette.
Recensioni degli utenti
Il primo Bosch-6 febbraio 2017
Primo romanzo di Connelly in cui compare il detective LAPD Harry Bosch. Già da questo primo romanzo si capisce che il protagonista è uno tosto e che avrà vita lunga (dopo oltre 20 anni è ancora qui ad allietarci con le sue indagini). Questo romanzo ci fa scoprire il primo Bosch, ci fa capire da dove deriva la sua "scorza dura", fatta sul campo di battaglia in Vietnam; per lui, che era un topo da galleria, la vita li giù non è stata certo semplice e questo lo segnerà per tutto il resto della sua carriera. Interessante lettura, non il miglior Connelly, ancora alle prime armi come scrittore, che però ci dà un ottimo quadro sul protagonista indiscusso dei suoi romanzi. Indispensabile se si ama Bosch.
Fiocco azzurro per Harry Bosch-14 ottobre 2015
Un buon libro giovanile di Connelly che, comunque, in seguito ha saputo fare molto meglio, il primo in cui compare il grande Harry Bosch, le cui indagini tanto appassionano i lettori di questo Autore di cui sono una fan. La storia, che ha come sfondo la guerra nel Vietnam che gli americani ancora non riescono a digerire, è interessante e coinvolgente. Piena di colpi di scena, anche se il colpevole si lascia indovinare qualche capitolo prima della fine.
Un libro interessante-1 febbraio 2012
Dunque, a parte l'ultimo che ho letto prima di questo, i libri di Connelly mi piacciono molto. Questo nn ho capito se mi e' piaciuto: all'inizio mi ha preso molto, ma poi si e' incasinato un po' troppo e poi la vita privata del detective Bosch ormai e' una disgrazia... Comunque rimane secondo me un libro interessante!
La memoria del topo-5 agosto 2011
E' un thriller di impianto classico, ma se ne facciamo una questione di emozioni non delude. Finalmente sono riuscito a leggere il primo libro della serie dedicata al detective Hyeronimous Bosch (detto Harry). Ho messo del tempo per ricostruirne la bibliografia, e cercare il primo libro (odio leggere libri seriali da metà, come ho detto parlando del Commissario Block). Da sempre, poi mi era simpatica l'idea di una madre che avendo la sfortuna di portare il cognome Bosch, non aveva di meglio che chiamare il figlio come il grande pittore. La storia in sé è un filino datata (15 anni non passano invano), tuttavia si regge in piedi. Adombra filoni classici di critica al sistema, che saranno propri di altro Connelly. I servizi segreti corrotti eo deviati. Quelli che nel Vietnam hanno trovato miniere d'oro di corruzione e quelli che hanno trovato abissi di disperazione. Ma anche chi ne è uscito, in qualche modo. Proprio come Bosch, che poi entra nella polizia, ma si comporta sempre come fosse sul piede di guerra. Pesta i piedi a tutti pur di arrivare alla soluzione. E non è detto che sia sempre la più comoda per il potere. Il poliziesco comunque si regge bene. C'è un morto, poi un altro, rapine, finali e sottofinali. Soprattutto non annoia. Una buona coca-cola, forte, ma senza caffeina.
La memoria del topo-3 ottobre 2010
Evedidentemente il mio approccio con Connelly è stato in salita, avendo letto 2 libri non proprio esaltanti. E sono contento di essermi ricreduto, perché i successivi non mi hanno finora deluso. Come questo, ad esempio. Un finale amaro mi piace sempre...
l'esordio di Harry Bosh-19 settembre 2010
Un bell'esordio per il detective Harry Bosch, il personaggio che ci terrà col fiato sul collo in molti altri libri di Connelly, la storia è avvicente ed anche se ad un certo punto è facile capire il finale, ci lascia il desiderio di leggere altre avventure di questo solitario personaggio.