Memoria delle mie puttane tristi di Gabriel García Márquez edito da Mondadori

Memoria delle mie puttane tristi

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
11 gennaio 2011
EAN:

9788804604921

ISBN:

8804604921

Pagine:
140
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Trama Memoria delle mie puttane tristi

"L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte di amore folle con un'adolescente vergine." Comincia così il nuovo romanzo di Gabriel Garcia Márquez, il libro con cui il premio Nobel colombiano torna dopo dieci anni alla narrativa. A raccontare è la voce dell'anziano protagonista, un giornalista eccentrico e solitario, che accanto a un'adolescente scopre il piacere inverosimile di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme "senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore". Scopre forse per la prima volta l'amore, quello che non ha mai cercato in tutte le donne che ha incontrato e conosciuto, trovando "l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta".

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 6 recensioni

DiversoDi G. Raffaele-30 settembre 2017

Questo romanzo breve lo descriverei come diverso dagli altri romanzi di Marquez. Probabilmente perché giunge in un'età più matura, dove la scrittura diventa meno avvincente e più fluida. Il tutto è incentrato su pochi personaggi e la trama è semplicissima. In questo romanzo più che le straordinarie descrizioni di luoghi che rimangono impressi (un esempio a caso, Macondo), qui risalta l'introspezione del protagonista e l'analisi comunque lucida alla Garcia Marquez delle emozioni che costui prova. Lo stile è sempre quello, un po' annacquato e meno frizzante ma è pur sempre Garcia Marquez.

Memoria delle mie puttane tristiDi M. Chiara-21 luglio 2011

La fine di una vita, le riflessioni su ciò che non si è mai stati in grado di cogliere: un giornalista novantenne, dedito da sempre alle donne, decide di concedersi un'ultima notte con una giovanissima vergine. Davvero toccante viaggio introspettivo, mi ha colpito. Gabriel Garcia Marquez è sempre non grandissimo romanziere.

Metà sì metà noDi P. Marco-6 luglio 2011

La prima parte del libro convince per l'ambientazione e la curiosità che suscitano i personaggi e le situazioni. Eppure poi tutto questo si perde. Lo stile è impeccabile, eppure non sono riuscito ad apprezzarlo fino in fondo. Non al livello di "L'amore ai tempi del colera" e sicuramente neanche di "Cent'anni di solitudine".

CHE FINE HA FATTO MARQUEZ?Di L. DANIELA-3 giugno 2011

Che fine ha fatto il gusto narrativo del premio Nobel? Questa breve storia non solo si è fatta attendere dieci anni, ma è stata una terribile delusione. Si scorrevole, si semplice, ma patetica. Sembrerebbe ritornato la versione squallida di Fiorentino Ariza da L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA. Tra l'altro è anche noioso addentrarsi nella mente libidinosa del protagonista. Non c'è niente di G. G. Marquez qui.

Memoria delle mie puttane tristi Di f. Pierluigi-4 aprile 2011

Mi incuriosiva parecchio il titolo, e così l'ho comprato. Forse due stelline di valutazione sono un po' pochine... Ma non mi è sembrato neanche bello... Si lascia leggere, non lascia molto. Comunque piacevole da leggere, e si legge in un baleno (è stampato in caratteri davero enormi).

Memoria delle mie puttane tristiDi f. maria antonietta-21 marzo 2011

Garcia Marquez è un grande scrittore che ha avuto il premio Nobel. "Memoria delle mie puttane tristi" è un bel romanzo d'amore, intenso, diretto e disarmante. Un giornalista novantenne decide di concedersi un'esperienza particolare; si reca presso un bordello per cercare una ragazza giovane e vergine. Appena entra nella stanza, la trova addormentata... La ammira, non ha un rapporto sessuale, ma si innamora... Proprio lui che nel corso della sua vita ha sempre pagato per giacere con una donna! E' un romanzo che va letto senza pregiudizi.