Melodie di pietre. Il quadrato claustrale e il disegno di san Cugat

Il chiostro di Sant Cugat, abbazia romanica a nord di Barcellona, è ritmato da settantadue colonnine binate. I capitelli raffigurano scene religiose e profane, intervallate da motivi ornamentali, mitologici e fantastici. In tutti evidenti e numerose sono le suggestioni zoomorfe. All’eventualità che quest’ampio ventaglio iconico sia il casuale frutto di una sbrigliata fantasia, si contrappone l’ipotesi, per altro già ravvisata e contestata, di una precisa trascrizione di ritmi musicali, cosmici e narrativi.
Sospendendo il giudizio, il libro descrive - con le metodologie del rilievo e del disegno - le proprietà del chiostro, cercando di oggettivarne gli attributi, vale a dire quei caratteri meno evidenti ma per questo più pregnanti ed essenziali per identificare le sue peculiarità. Gli esiti sono sottoposti a un ragionamento stringente, volto a formulare domande più che a fornire risposte. Chiave referenziale per il confronto iniziale, le istituzioni matematiche poste alla base della teoria musicale, così che le proporzioni possano cadenzare gli spazi ‘effettivi’. Invece, assurge a chiave referenziale per formulare ipotesi sullo spazio ‘affettivo’, la teologia dell’aritmetica. Questa, oggettivando il piacere razionale, da ragione dell’esperienza vissuta navigando a ‘vista’ tra l’apparato iconico.
Coniugando la teoria con la prassi, si offrono a quanti guardano per vedere o vedono per rappresentare, spunti necessari a far rivivere l’architettura delle cattedrali.