Mazinga nostalgia. Storia, valori e linguaggi della Goldrake-generation 1978-1999 di Marco Pellitteri edito da Coniglio Editore

Mazinga nostalgia. Storia, valori e linguaggi della Goldrake-generation 1978-1999

Edizione:
3
Data di Pubblicazione:
1 Gennaio 2008
EAN:

9788860631183

ISBN:

8860631181

Argomenti:
Cultura e società, Film d'animazione
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Descrizione Mazinga nostalgia. Storia, valori e linguaggi della Goldrake-generation 1978-1999

Che differenza c'è tra Capitan Harlock e il Corsaro Nero? Qual è lo scarto linguistico fra le avventure di Superman e quelle di Jeeg Robot d'Acciaio? Come inserire Candy Candy nella tradizione del feuilleton? Attraverso una minuziosa indagine incrociata, Marco Pellitteri s'interroga sui molteplici rapporti (e talvolta sui conflitti) che intercorrono tra gli eroi della tradizione e quelli delle generazioni cresciute con personaggi multimediali spesso provenienti dal Giappone. "Mazinga Nostalgia", qui presentato in una nuova edizione riveduta e aggiornata, esamina gli eroi del pubblico giovanile in una fase cruciale della nostra Storia, l'ultimo ventennio del Novecento, quando gli anime - i disegni animati giapponesi - segnarono in maniera indelebile la nostra cultura e provocarono uno scontro generazionale portando il pubblico adulto a rifiutare in blocco la cosiddetta "invasione nipponica". Con una particolare attenzione alle strategie della comunicazione, il libro sfata definitivamente luoghi comuni e pregiudizi, e passa in rassegna ambienti culturali, generi narrativi e personaggi che ancora oggi alimentano la mitologia televisiva della "Goldrake-generation", come l'autore la definiva già nel 1999.

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3 di 5 su 1 recensione

Autoreferenziale.Di T. Guido-28 Luglio 2009

Opera interessante, anche se decisamente prolissa. Il tema portante è la comparazione tra fumetti e disegni animati di differenti generazioni finalizzata ad una critica serrata dell'atteggiamento di sprezzante (e spesso ignorante) rifiuto ed ostilità che l'animazione giapponese ha frequentemente suscitato nell'opinione pubblica italiana nel secolo scorso. Tuttavia, l'analisi risente comunque troppo del punto di vista occidentale e concede davvero poco, rispetto alla mole della trattazione, alla reale comprensione ed alla conoscenza del "fenomeno anime". Lascia dubbiosi, inoltre, la classificazione dei generi in base alle categorie tipiche della letteratura occidentale, con pochissimo spazio riservato alla classificazione demografica e tematica nipponica. È sostanzialmente un testo di sociologia che riguarda più "noi" che "loro". Ma del resto il titolo è abbastanza chiaro in proposito.