Trama La matita
"Pensieri, incontri, facce, schegge, luoghi, paesaggi, vissuti, occasioni, fantasie di biografia propria e altrui. Gli 'abitanti' dei racconti di Daniele Cavicchia si muovono come automi impazziti dentro il proprio ristretto spazio di sapienza, coscienza, scienza. La sapienza si affida a una matita ben affilata che aspetta solo il fiat benedetto per mettersi in moto, come un salto prodigioso da cui sembra esclusa ogni possibilità di controllo. La coscienza è l'identità polverizzata dal flusso di esperienze e ricordi, la luce che si rifrange su un diamante in più direzioni, lo specchio che restituisce di sé un'immagine contraddittoria come un puzzle, troppo difficile, impossibile da ricomporre. La scienza è quella che non sa distinguere un meteorite da uno scricchiolio qualunque perché in ogni caso 'la realtà potrebbe essere tanto vicina da sbatterci contro'". (dall'introduzione di Renato Minore)