La masseria delle allodole di Antonia Arslan edito da Rizzoli

La masseria delle allodole

Editore:

Rizzoli

Collana:
Vintage
Data di Pubblicazione:
16 Aprile 2015
EAN:

9788817080767

ISBN:

8817080764

Pagine:
233
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La masseria delle allodole

Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia...

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3 di 5 su 18 recensioni

Genocidio ArmenoDi d. Benedetta-3 Dicembre 2018

È la storia che il nonno Yerwant ha raccontato alla piccola Antonia sotto il glicine di una locanda nella montagna bellunese, è la storia della famiglia di Yerwant e quindi anche di Antonia. Antonia è la professoressa Arslan, autrice ma anche, indirettamente, protagonista di questa storia raccontatale cinquanta e più anni prima. È tanto il tempo per maturare e mettere nero su bianco ciò che fu il tremendo genocidio del popolo armeno all'inizio del secolo scorso per mano degli ottomani. Un libro da leggere tutto d'un fiato, appassionante e appassionato, che ci fa conoscere una parte della storia per troppo tempo taciuta quando addirittura negata.

La storia una famiglia: la tragedia di un popoloDi S. Paolo-11 Febbraio 2017

Probabilmente per la professoressa Arslan, erede di una famiglia solo in parte sopravvissuta al genocidio armeno, e anche docente di letteratura e scrittrice di saggi, deve essere stato quasi un obbligo dedicarsi alla storia romanzata del dramma del suo popolo, ricostruendo come questo ha toccato i suoi progenitori: lo ha fatto con una ricerca che dà luogo a una scrittura almeno a tratti emozionante e drammatica, anche se di non facile lettura. Il pregio principale dell'opera è certamente quello di riportare all'attenzione una strage che è spesso dimenticata o che si sottovaluta nelle proporzioni; per quanto riguarda l'aspetto romanzesco, si nota una sproporzione tra i momenti drammatici, che sono descritti con rigore e rendono perfettamente, dall'episodio familiare, la tragedia del popolo, e quelli in cui si va a cercare la descrizione minuziosa del particolare rendendo la lettura difficile e talvolta pesante.

Un grande esodo, una grande sofferenzaDi N. Riccardo-31 Gennaio 2017

Un vero racconto su uno dei genocidi più difficili e controversi della storia. Quello del popolo Armeno. Fin dalle prime pagine, c'è tanto realismo e crudeltà, a partire dal racconto dello sterminio di una povera famiglia armena, e di come i pochi superstiti cercheranno di ricostruirsi una vita tra mille difficoltà. È un libro che sconvolge dal profondo.

Un genocidio nascostoDi N. Silvia-28 Gennaio 2017

Nei libri di storia dello scorso millennio mancava ogni riferimento al genocidio degli armeni, a una pagina sconvolgente che ha messo in luce le radici di situazioni che hanno riflessi anche sull'attualità. Per comprendere anche il significato della parola diaspora. Sono tanti i popoli che hanno sofferto e che non trovano una vera casa nel mondo. Da leggere per capire.

Triste storia di una famiglia di armeniDi A. Silvia-30 Maggio 2014

Poetico il linguaggio, estremamente ricercato ed elegante, con cui l'autrice narra la storia di un ramo della sua famiglia, massacrata fino all'ultimo uomo durante la persecuzione degli armeni, le donne costrette ad un viaggio che le porterà, affamate e sfinite, fino ad un'insperata salvezza. Triste e crudele, cruento nel massacro ma sempre descritto con poesia e allusioni nei suoi significati più terrificanti. Nessuno si salva alla crudeltà dei turchi, neppure i bambini. Un massacro poco conosciuto e poco noto, passato sotto silenzio nonostante abbia coinvolto di migliaia e migliaia di persone. Sicuramente da leggere, da riflettere e da non dimenticare.

Da leggere!Di l. stefania-19 Aprile 2012

Non avevo mai letto niente sul genocidio degli armeni, questo libro purtroppo mi ha chiarito bene la vicenda tanto farmi "star male" durante la lettura. L'autrice (di origine armena) racconta la storia della sua famiglia. I fatti elencati sono terribili, drammatici e allucinanti ma la Arslan riesce a farlo con una prosa bellissima che contribuisce a rendere più vivide le scene di crudeltà, i momenti di spensieratezza, di felicità, speranza, e rafforzare tutti i sentimenti presenti in questo libro.