Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese edito da Adelphi

Il mare non bagna Napoli

Editore:

Adelphi

Collana:
Fabula
Edizione:
10
Data di Pubblicazione:
18 maggio 1994
EAN:

9788845910548

ISBN:

8845910547

Pagine:
176
Argomento:
Racconti
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Trama Il mare non bagna Napoli

Il romanzo, nato dall'incontro della scrittrice con una Napoli uscita in pezzi dalla guerra, è in realtà la cronaca di uno spaesamento. La città infatti diventa uno schermo sul quale l'autrice proietta ciò che lei stessa definisce la propria nevrosi: una nevrosi metafisica, una impossibilità di accettare il reale, un orrore del tempo che ogni cosa corrode. Tutto il libro è un grido contro questo orrore, da cui lo sguardo vorrebbe potersi distogliere e non può. Questa edizione è accompagnata da due testi scritti dall'autrice, ripensando questo libro edito la prima volta nel 1953.

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4 di 5 su 2 recensioni

Napoli in miseriaDi L. Michela-28 marzo 2012

Una Napoli livida e fantasmatica raccontata da uno stile capace di rendere l'anima dei protagonisti - reali o di fantasia che siano - delle strade, dei monumenti e delle cose. Nello stesso tempo, la vicenda di una generazione di giovani intellettuali narrata dalla fine, attraverso lo specchio doloroso, e distorcente, del fallimento.

Il mare non bagna NapoliDi C. Lello-24 luglio 2011

Fu la stessa autrice a definire questo libro come il parto più riuscito della sua arte. Ho sempre pensato che anche il neorealismo fosse figlio della nevrosi, della assenza cieca e muta del Cielo, del tradimento della metafisica. Dio tace, nel neorealismo. E Dio è anche il mare assente e la violenza del sale sulla piaga di cui parla la Ortese. Sicuramente la sua è una scrittura febbrile e debordante, eccessiva e stordente, ma è un atto d'amore. E l'amore è una ossessione. Non è stato un libro contro Napoli, come si disse allora. Ma quarant'anni di autoesilio dall'oggetto di tanto amore, forse, erano la conseguenza inevitabile di questa adorazione divorante. Pochi, però, riescono a capire, come evidenzio' anche l'autrice, che è nella scrittura ''Che si trova la sola chiave di lettura di un testo' '. Oltre ci sono solo congetture. Invero, colpisce come ancora oggi, si preferisca l'indifferenza alla ribellione delle viscere e si condanni chi la pratica. Tutto cambia e niente cambia. Forse.