Manuale di istituzioni di diritto privato (diritto civile) edito da Edizioni Giuridiche Simone

Manuale di istituzioni di diritto privato (diritto civile)

a cura di

M. Di Pirro

Edizione:
19
Data di Pubblicazione:
18 luglio 2013
EAN:

9788824439534

ISBN:

8824439535

Pagine:
799
Formato:
brossura
Argomento:
DIRITTO: GUIDE ALLO STUDIO E ALLA PREPARAZIONE DEGLI ESAMI
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Descrizione Manuale di istituzioni di diritto privato (diritto civile)

Questa nuova edizione del Manuale di Istituzioni di Diritto privato (Diritto civile) riserva numerose sorprese. Tra i provvedimenti normativi più rilevanti si segnalano il D.L. 69/2013 (c.d. "decreto del fare"), intervenuto sull'istituto del procedimento divisorio, e le due riforme-cardine del 2012 in materia di filiazione (L. 219/2012) e condominio (L. 220/2012), che hanno imposto una totale riscrittura delle parti del volume relative a questi due microcosmi. In particolare, la L. 219/2012 non solo ha realizzato l'unicità dello status filiationis, cancellando la distinzione tra figli legittimi e naturali ("tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico", recita il nuovo art. 315 c.c.) ed eliminando la categoria dei figli incestuosi, ma ha radicalmente modificato la nozione stessa di famiglia legale, che non è più necessariamente quella fondata sul matrimonio, poiché i vincoli giuridici tra i suoi membri prescindono da esso. Infatti, da un lato il nuovo art. 74 c.c. stabilisce che "la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all'interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta la di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo", e dall'altro ha modificato l'art. 258 c.c., secondo il quale "il riconoscimento produce effetti riguardo al genitore da cui fu fatto e riguardo ai parenti di esso". Questa nuova edizione del Manuale di Istituzioni di Diritto privato (Diritto civile) riserva numerose sorprese. Tra i provvedimenti normativi più rilevanti si segnalano il D.L. 69/2013 (c.d. «decreto del fare»), intervenuto sull’istituto del procedimento divisorio, e le due riforme-cardine del 2012 in materia di filiazione (L. 219/2012) e condominio (L. 220/2012), che hanno imposto una totale riscrittura delle parti del volume relative a questi due microcosmi.
In particolare, la L. 219/2012 non solo ha realizzato l’unicità dello status filiationis, cancellando la distinzione tra figli legittimi e naturali («tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico», recita il nuovo art. 315 c.c.) ed eliminando la categoria dei figli incestuosi, ma ha radicalmente modificato la nozione stessa di famiglia legale, che non è più necessariamente quella fondata sul matrimonio, poiché i vincoli giuridici tra i suoi membri prescindono da esso.
Infatti, da un lato il nuovo art. 74 c.c. stabilisce che «la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta la di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo», e dall’altro ha modificato l’art. 258 c.c., secondo il quale «il riconoscimento produce effetti riguardo al genitore da cui fu fatto e riguardo ai parenti di esso».
Importanti novità sono state introdotte anche dalla legge di riforma della disciplina condominiale (L. 220/2012), che ha dato una definizione più articolata delle «parti comuni» dell’edificio, ha ampliato i poteri dell’amministratore, ha previsto una tutela rafforzata delle parti comuni in caso di condotte pregiudizievoli dei singoli condomini, ha riscritto le regole di funzionamento dell’assemblea e ha risolto il contrasto giurisprudenziale sulla maggioranza richiesta per l’approvazione delle tabelle millesimali.
Un provvedimento che ha subito sollevato contrasti interpretativi è il D.L. 158/2012 (c.d. decreto Balduzzi), che all’art. 3 esclude la responsabilità penale del medico per colpa lieve qualora, nello svolgimento della propria attività, si sia attenuto alle linee-guida e alle buone pratiche mediche accreditate dalla comunità scientifica.
Questa norma, dal contenuto apparentemente cristallino, ha mandato in tilt qualche interprete, che ha visto nella norma un ritorno alla natura extracontrattuale della responsabilità medica cancellando, così, 13 anni di giurisprudenza (a partire dalla storica sentenza n. 589/1999 della Cassazione, che inquadrò la responsabilità medica nella responsabilità contrattuale da contatto sociale).
È stata inserita, inoltre, la disciplina sul sovraindebitamento dell’imprenditore e del consumatore (L. 3/2012), come modificata dalla L. 221/2012.
Come le edizioni precedenti, alcune parti del volume sono state corrette, per una migliore scorrevolezza del testo, mentre altre sono state aggiornate alle novità giurisprudenziali più recenti.
Le novità normative e giurisprudenziali successive alla pubblicazione del testo saranno rese disponibili con il servizio Qr Code.

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