Manuale di diritto industriale di Adriano Vanzetti, Vincenzo Di Cataldo edito da Giuffrè

Manuale di diritto industriale

Editore:

Giuffrè

Edizione:
6
Data di Pubblicazione:
2009
EAN:

9788814145377

ISBN:

8814145377

Formato:
rilegato
Acquistabile con la

Descrizione Manuale di diritto industriale

In questa sesta edizione gli elementi di novità più rilevanti sono, da un lato, il riflesso del consolidarsi nel tempo dell'applicazione del Codice della Proprietà Industriale, che ha determinato una parziale reimpostazione della trattazione dei segni distintivi, con particolare riferimento ai segni non registrati; e, dall'altro lato, le novità legislative entrate in vigore dopo la quinta edizione.
In particolare si tratta dell'attuazione della Direttiva c.d. Enforcement e della legislazione sulle pratiche commerciali scorrette, nonché dei nuovi Regolamenti comunitari in materia di denominazioni d'origine e indicazioni geografiche.

INDICE-SOMMARIO
Avvertenza V
Parte prima
LA CONCORRENZA SLEALE
CAPITOLO I
DAGLI INIZI ALLA SITUAZIONE ATTUALE
1. Gli inizi 3
2. Dalla tutela dei segni distintivi alla lealta' della
concorrenza 4
3. Dal diritto giurisprudenziale alla legislazione 5
4. La situazione legislativa italiana fino agli anni '80 5
5. L'evoluzione piu' recente della disciplina 8
6. Concorrenza sleale e illecito aquiliano 11
CAPITOLO II
I SOGGETTI
7. I presupposti soggettivi. Il rapporto di concorrenza:
profilo merceologico 13
8. (Segue): profilo territoriale 15
9. La concorrenza fra imprese operanti a livelli
diversi 16
10. Rapporto di concorrenza e storno di clientela 17
11. La qualifica di imprenditore 17
12. Atti di terzi imputabili al concorrente 19
13. La responsabilita' del terzo 20
14. La legittimazione delle associazioni professionali 20
CAPITOLO III
CORRETTEZZA PROFESSIONALE
E DANNO CONCORRENZIALE
15. Fattispecie nominate e clausola generale nell'art. 2598
c.c. 25
16. I "principi della correttezza professionale" 26
17. La "oggettivazione" dei principi di correttezza 28
18. Il riferimento alla morale corrente 29
19. Il giudizio di correttezza 30
20. L'idoneita' a danneggiare l'altrui azienda 31
21. Danno concorrenziale e potenzialita' 33
CAPITOLO IV
LA CONCORRENZA PER CONFONDIBILITA'
22. Concorrenza sleale confusoria e Codice della proprieta'
industriale 35
23. Le fattispecie confusorie dell'art. 2598 n. 1 c.c. 35
24. Fattispecie confusorie e segni distintivi 36
25. L'oggetto dei diritti 38
26. La capacita' distintiva 38
27. (Segue) La capacita' distintiva 39
28. Uso e notorieta' "qualificata" del segno 41
29. Limiti merceologici e territoriali della tutela 42
30. Le connessioni reciproche tra le condizioni di
tutelabilita' 43
31. La novita' del segno 45
32. La prova dei requisiti di tutelabilita' 46
33. Confondibilita' e confusione 47
34. I rapporti con i segni oggetto di specifica
disciplina 48
35. L'imitazione dell'altrui marchio registrato 49
36. L'imitazione dell'altrui ditta 50
37. L'imitazione di altri segni distintivi 52
38. Adozione dell'altrui segno distintivo come segno
diverso 53
39. La tutela del marchio di fatto e della ditta
irregolare 54
40. Altri segni 55
41. L'effetto confusorio 55
42. L'imitazione servile come fattispecie confusoria 56
43. I requisiti della forma tutelabile 59
44. Il coordinamento con la disciplina brevettuale. Le forme
utili 60
45. Le forme funzionali 63
46. Le forme "inderogabili" 63
47. Forme inderogabili e concetto innovativo 65
48. Ancora sul coordinamento con la tutela brevettuale 66
49. I disegni e modelli. Il "carattere individuale" 67
50. Le forme "ornamentali" 70
51. Gli "altri mezzi" della concorrenza confusoria 71
52. I segni distintivi nel Codice della proprieta'
industriale 72
CAPITOLO V
DENIGRAZIONE E APPROPRIAZIONE DI PREGI
53. Le fattispecie dell'art. 2598 n. 2 c.c. 75
54. La denigrazione 75
55. La diffusione della notizia screditante 76
56. L'oggetto della denigrazione 77
57. Notizie screditanti vere e false 78
58. La comparazione 80
59. La pubblicita' comparativa. La Direttiva 97/55 81
60. La magnificazione del prodotto proprio 84
61. La diffida 84
62. Diffusione di notizie su procedimenti e provvedimenti
giudiziari 86
63. La legittima difesa 87
64. L'identificabilita' del soggetto leso 88
65. L'appropriazione di pregi 89
66. Autoattribuzione di pregi specifici 90
67. Autoattribuzione di pregi e mendacio 92
68. L'agganciamento 93
69. L'uso del marchio altrui preceduto dalla parola "tipo" o
analoga, e fattispecie simili 94
70. I casi "tipici" di appropriazione dei pregi 96
71. Il destinatario del messaggio appropriativo 98
CAPITOLO VI
LE FATTISPECIE DELL'ART. 2598 N. 3 C.C.
72. Le fattispecie tipizzate 99
73. Le comunicazioni ingannevoli 100
74. L'idoneita' a ingannare 102
75. Le menzogne innocue, le iperboli e le mezze verita' 103
76. I modi di diffusione del messaggio decettivo 104
77. La liceita' dei ribassi di prezzo 105
78. La vendita sottocosto 106
79. La vendita sottocosto come illecito amministrativo 107
80. Il sottocosto delle imprese della mano pubblica 108
81. La violazione di norme di diritto pubblico 109
82. La violazione di norme pubblicistiche come atto di
concorrenza sleale 110
83. Lo storno di dipendenti 112
84. Le condizioni di illiceita' dello storno 113
85. La sottrazione di segreti aziendali 115
86. Il concorso nell'altrui inadempimento di
obbligazioni 118
87. La concorrenza dell'ex dipendente 118
88. La concorrenza parassitaria 120
89. Il boicottaggio 121
90. Copia a ricalco o a pantografo 123
CAPITOLO VII
L'AZIONE E LE SANZIONI
91. Rapporti con la disciplina del Codice della proprieta'
industriale 125
92. Giurisdizione e competenza. Le misure cautelari 126
93. Le sanzioni: l'inibitoria 128
94. Le altre sanzioni 129
CAPITOLO VIII
LE PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE
95. Il consumatore e la concorrenza sleale 131
96. La progressiva valorizzazione della figura del
consumatore 132
97. Le pratiche scorrette 133
98. Scorrettezza, slealta', diligenza professionale: la
clausola generale 134
99. Le pratiche commerciali ingannevoli 135
100. (Segue): La lista nera 137
101. Le pratiche commerciali aggressive 137
102. Pratiche commerciali scorrette e concorrenza sleale 138
103. L'idoneita' delle pratiche a falsare il comportamento del
consumatore 139
104. Il d.lgs. 145/2007 140
Parte seconda
I SEGNI DISTINTIVI
CAPITOLO I
IL MARCHIO: NOZIONE E FUNZIONE
1. Segni distintivi e concorrenza 145
2. Le fonti legislative 146
3. Funzione distintiva e diritto di esclusiva 147
4. Funzione distintiva e funzione di indicazione di
provenienza 148
5. Funzione di indicazione di provenienza nella legge
vigente 150
6. I divieti di uso ingannevole del marchio 151
7. Funzione distintiva e tutela contro la confondibilita'. Il
principio di relativita' 153
8. La tutela dei valori del marchio in se' 154
9. L'ambiguita' dell'istituto 156
CAPITOLO II
IL MARCHIO COME SEGNO E I REQUISITI DI VALIDITA'
10. I segni suscettibili di costituire valido marchio 159
11. Il principio della estraneita' del marchio al
prodotto 160
12. Il problema dei marchi di forma. Le forme utili 161
13. Le forme che danno un valore sostanziale al
prodotto 163
14. Colori e suoni. Altri segni 165
15. Confondibilita' reale e virtuale 166
16. Influenza del tempo sulla notorieta' e sulla tutela 168
17. I requisiti di validita' del marchio. La capacita'
distintiva 169
18. I marchi espressivi 171
19. I nomi geografici 173
20. La "riabilitazione" del marchio per acquisto di capacita'
distintiva 175
21. La novita' del marchio 177
22. Preuso e notorieta' 179
23. Il marchio "notoriamente conosciuto" di cui all'art. 6-bis
della Convenzione di Unione 181
24. Il preuso locale 181
25. La coesistenza dell'uso del preutente e del
registrante 182
26. Il potere invalidante del preuso di altri segni 184
27. I depositi anteriori 185
28. I marchi anteriori scaduti o decaduti 188
29. La registrazione anteriore del titolare 190
30. I casi di priorita' e di preesistenza 191
31. Il potere invalidante dei marchi che godono di
rinomanza 193
32. La convalidazione del marchio 195
33. I segni di uso comune 198
34. Segni contrari alla legge, all'ordine pubblico e al buon
costume 200
35. Stemmi, bandiere e altri emblemi 201
36. Segni decettivi 202
CAPITOLO III
ACQUISTO DEL DIRITTO
37. I soggetti legittimati a registrare un marchio 205
38. I nomi altrui 206
39. La tutela del nome di cui all'art. 7 c.c. 208
40. La ratio dell'art. 8/2 c.p.i. 209
41. La facolta' del titolare del nome di farne comunque uso
nella propria ditta 209
42. I ritratti altrui 210
43. I segni "notori" 211
44. Segni il cui uso violerebbe altrui diritti di
esclusiva 214
45. La registrazione in malafede 215
46. Il procedimento di registrazione e l'esame
dell'Ufficio 217
47. Registrazione e validita' del marchio. Effetti della
registrazione 220
CAPITOLO IV
USO DEL MARCHIO
48. Concetto di uso del segno come marchio. I marchi di
servizio 223
49. Gli usi vietati al titolare 224
50. Marchi di fabbrica e di commercio, generali e
speciali 226
CAPITOLO V
VIOLAZIONE E TUTELA DEL DIRITTO
51. Il consenso del titolare 229
52. Il rischio di confusione 230
53. Confondibilita' in concreto e in astratto 231
54. Il rischio di associazione 234
55. Il giudizio di confondibilita' 234
56. I marchi deboli 236
57. I marchi forti 238
58. I marchi difensivi e le traduzioni 240
59. La relativita' della tutela e la classificazione dei
prodotti o servizi 240
60. La "affinita'" fra prodotti o servizi 242
61. Le liste di protezione 244
62. Il marchio che gode di rinomanza 245
63. La contraffazione del marchio 248
64. L'uso del marchio altrui a fini descrittivi 249
65. Le diverse esigenze di identificazione 250
66. Gli usi atipici del marchio altrui 251
67. Ambito temporale e spaziale dell'esclusiva 252
68. Esaurimento dell'esclusiva 252
69. Il giudizio di contraffazione 253
CAPITOLO VI
VICENDE DEL DIRITTO
70. Trasferimento e licenza 255
71. La cessione parziale 256
72. La licenza non esclusiva 257
73. Reazioni del titolare all'inadempimento del
licenziatario 259
74. Il divieto di inganno del pubblico 260
75. La presunzione di trasferimento con l'azienda 262
76. La trascrizione 262
CAPITOLO VII
NULLITA' E ESTINZIONE DEL DIRITTO
77. La nullita' del marchio 265
78. La decadenza per non uso 266
79. Casi di esclusione della decadenza per non uso 268
80. Decadenza parziale. Rideposito 269
81. La volgarizzazione 271
82. La decadenza per decettivita' 272
83. Altre cause di decadenza 276
84. Legittimazione all'azione di nullita' e di
decadenza 276
85. Il divieto d'uso del marchio dichiarato nullo 278
CAPITOLO VIII
I MARCHI COLLETTIVI
86. Nozione e funzione 281
87. I regolamenti 282
88. Marchi collettivi e nomi geografici 283
CAPITOLO IX
LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI
E L'ORDINAMENTO COMUNITARIO
89. La priorita' unionista 285
90. Il c.d. marchio internazionale 286
91. La classificazione internazionale dei prodotti e
servizi 287
92. L'interferenza del Trattato CE sulla tutela del
marchio 288
93. Il principio dell'esaurimento comunitario 290
CAPITOLO X
IL MARCHIO COMUNITARIO
94. Il marchio comunitario. Requisiti 293
95. La registrazione del marchio comunitario 295
96. Contenuto del diritto sul marchio comunitario 297
97. Nullita' e decadenza del marchio comunitario. Vicende del
diritto 298
CAPITOLO XI
IL MARCHIO NON REGISTRATO
98. Rapporti fra marchio di fatto e marchio registrato 301
99. La disciplina specifica del marchio di fatto. Marchio di
fatto e concorrenza sleale 302
100. I requisiti di tutelabilita' 304
101. Fattispecie costitutive ed estintive 305
102. Tutela e estinzione del diritto sul marchio di
fatto 306
CAPITOLO XII
LA DITTA E GLI ALTRI SEGNI DISTINTIVI
103. Funzione della ditta 309
104. Ambito di applicazione della disciplina della ditta 310
105. La disciplina specifica della ditta 311
106. Contenuto e requisiti della ditta. La capacita'
distintiva 312
107. Novita' e liceita' 314
108. Fattispecie costitutiva del diritto 315
109. Tutela della ditta 317
110. Il profilo merceologico 317
111. Il profilo territoriale 318
112. La confondibilita' e le sanzioni 320
113. Le omonimie 322
114. La sanzione dell'art. 2564 c.c. e quella degli artt. 124 e
131 c.p.i. 323
115. Trasferimento della ditta 324
116. Rapporti fra ditta e marchio 326
117. Ragione e denominazione sociale 327
118. Estinzione del diritto sulla ditta 328
119. La ditta straniera 328
120. L'insegna 329
121. L'emblema e altri segni 331
122. Cenni sui domain names 333
CAPITOLO XIII
L'ORIGINE GEOGRAFICA DEI PRODOTTI
123. Generalita' 339
124. L'origine geografica dei prodotti nella Convenzione
d'Unione 339
125. L'origine geografica dei prodotti nell'Accordo di
Madrid 340
126. L'Accordo di Lisbona 341
127. La nozione di "milieu" 343
128. Le "indicazioni geografiche" nei TRIPs 344
129. I Regolamenti comunitari 346
130. I "disciplinari" nei Regolamenti. Competenza e
milieu 348
131. Leggi nazionali e convenzioni internazionali a tutela di
specifici prodotti 349
132. La disciplina del Codice della Proprieta'
Industriale 349
133. Le denominazioni e indicazioni geografiche come oggetto di
proprieta' industriale 351
Parte terza
LE INVENZIONI. I MODELLI
CAPITOLO I
FUNZIONE E STRUTTURA DEL BREVETTO
1. L'innovazione nel processo economico. La concorrenza non
sul prezzo 355
2. L'esclusiva sull'innovazione: il segreto ed i suoi
rischi 356
3. Il brevetto per invenzione e le sue ragioni 357
4. Il brevetto tra monopolio e concorrenza. La funzione di
stimolo del progresso tecnico 359
5. Dalle invenzioni della meccanica ai nuovi settori della
tecnica 362
6. Il brevetto nei paesi in via di sviluppo 364
7. I dati normativi del sistema brevettuale italiano 365
8. Brevetto europeo e brevetto comunitario 366
CAPITOLO II
LA DEFINIZIONE DELL'INVENZIONE
9. I dati normativi 369
10. L'invenzione come soluzione originale di un problema
tecnico: un concetto aperto 369
11. Le ipotesi che non sono considerate come invenzioni:
riflessioni generali 371
12. Le realta' che non sono considerate invenzioni 371
13. Il problema dei programmi per elaboratori 373
14. Metodi chirurgici, terapeutici e diagnostici 375
15. Tipologia delle invenzioni: invenzione di prodotto e
invenzione di procedimento 377
16. Le invenzioni derivate 380
17. Le invenzioni dipendenti 381
CAPITOLO III
I REQUISITI DI BREVETTABILITA'
18. Generalita' 383
19. a) l'industrialita' 383
20. Il problema dell'utilita' 385
21. b) la novita': stato della tecnica e anteriorita'
opponibili 386
22. La predivulgazione dell'invenzione 388
23. c) L'originalita' 389
24. Gli indizi di evidenza e di non evidenza 392
25. d) la liceita' 395
CAPITOLO IV
LA PROCEDURA DI BREVETTAZIONE
26. La domanda di brevetto 399
27. L'alternativa tra esame e non esame 401
28. Il sistema italiano 402
29. Il procedimento. La modifica della domanda 404
30. Le regole di garanzia dell'unita' dell'invenzione 406
31. La procedura di limitazione 407
32. La procedura di brevettazione avanti l'Ufficio Europeo dei
Brevetti 408
CAPITOLO V
I DIRITTI NASCENTI DALL'INVENZIONE
33. La struttura dell'attivita' inventiva e la normativa
vigente 411
34. Il diritto ad essere riconosciuto autore 412
35. Il diritto al rilascio del brevetto. La capacita' 413
36. L'invenzione di gruppo. Legittimazione alla domanda e
gestione del brevetto 413
CAPITOLO VI
L'INVENZIONE DEL PRESTATORE DI LAVORO
E L'INVENZIONE SU COMMESSA
37. L'invenzione in pendenza di rapporto di lavoro
subordinato 417
38. Le prime due ipotesi normative: invenzione di servizio e
invenzione d'azienda 417
39. La terza ipotesi: l'invenzione occasionale 422
40. Le invenzioni delle Universita' 423
41. I contratti di ricerca e le invenzioni su commessa 425
42. L'attribuzione dei diritti sulle invenzioni nei contratti
di ricerca tra privati 426
43. L'attribuzione dei diritti sulle invenzioni nei contratti
di ricerca a committente pubblico 428
CAPITOLO VII
ESTENSIONE E TUTELA DEL BREVETTO
44. Il limite temporale del brevetto 431
45. I certificati complementari 431
46. Il contenuto del diritto di esclusiva 434
47. Brevetto di prodotto e pluralita' di procedimenti di
realizzazione del prodotto 435
48. Brevetto di prodotto e pluralita' di usi del prodotto per
le invenzioni della meccanica 437
49. Brevetto di prodotto e pluralita' di usi del prodotto per
le invenzioni della chimica 439
50. Brevetto di prodotto e pluralita' di usi del prodotto per
le invenzioni biotecnologiche 441
51. Brevetto di procedimento e protezione del prodotto
"direttamente ottenuto" 441
52. Territorialita' e principio di esaurimento 444
53. Gli usi leciti dell'invenzione altrui 445
54. Il diritto di preuso 447
55. Gli usi illeciti. La contraffazione e l'interpretazione del
brevetto 448
56. Contraffazione non integrale e contraffazione per
equivalenti 450
57. La contraffazione indiretta 451
CAPITOLO VIII
LA CIRCOLAZIONE DEI DIRITTI AL BREVETTO
E DEI DIRITTI DI BREVETTO
58. Generalita'. La circolazione del diritto al rilascio del
brevetto 455
59. La cessione del brevetto 456
60. La licenza di brevetto 457
61. I trasferimenti coattivi: esecuzione forzata,
espropriazione, licenze obbligatorie speciali 461
62. Le licenze obbligatorie: la disciplina comune 461
63. La licenza obbligatoria per mancata o insufficiente
attuazione 464
64. La licenza obbligatoria per le invenzioni
dipendenti 465
65. La licenza di diritto 465
CAPITOLO IX
ESTINZIONE E NULLITA' DEL BREVETTO
66. Scadenza, rinunzia e decadenza 467
67. La conversione del brevetto nullo 468
CAPITOLO X
SETTORI NUOVI E BREVETTI SPECIALI
68. Dalle invenzioni della meccanica ai nuovi settori della
tecnica 471
69. a) i brevetti chimici: la domanda di brevetto per formule
generali e l'invenzione di selezione 471
70. L'individuazione del composto. I requisiti di novita' ed
originalita' 475
71. L'estensione del brevetto chimico 476
72. b) i brevetti biotecnologici: invenzioni brevettabili e
realta' non brevettabili 477
73. Il deposito del materiale biologico. Novita' ed
originalita' dell'invenzione biotecnologica 479
74. L'estensione del brevetto biotecnologico. Il c.d.
privilegio dell'agricoltore e dell'allevatore 480
75. La tutela delle nuove varieta' vegetali 481
76. c) la registrazione delle topografie di
semiconduttori 484
CAPITOLO XI
L'INVENZIONE NON BREVETTATA
E LA TUTELA DEL SEGRETO
77. La tutela del segreto 487
78. I contratti di know-how 489
CAPITOLO XII
LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI
E L'ORDINAMENTO COMUNITARIO
79. Principio di territorialita' e commercio internazionale:
depositi plurimi e brevetti paralleli 491
80. La Convenzione di Unione di Parigi 493
81. Le Convenzioni in materia di classificazione dei
brevetti 495
82. La Convenzione di Strasburgo sull'unificazione di alcuni
elementi del diritto dei brevetti 496
83. La Convenzione di Monaco sul brevetto europeo
(C.B.E.) 496
84. Il Trattato di cooperazione in materia di brevetti
(P.C.T.) 497
85. L'Accordo T.R.I.P.s. 499
86. Principio di territorialita' e Mercato Comune
Europeo 500
87. Le importazioni parallele ed il principio dell'esaurimento
comunitario. Il problema dell'esaurimento
internazionale 502
88. Licenze di brevetto e di know-how in diritto
comunitario 503
89. La Convenzione di Lussemburgo sul brevetto comunitario
(C.B.C.) ed il Progetto di regolamento sul brevetto
comunitario 505
90. La circolazione internazionale delle tecnologie 507
91. I trasferimenti internazionali di tecnologie tra paesi
industrializzati. Tecnologie strategiche e tecnologie
nucleari 509
92. Il problema dei trasferimenti internazionali di tecnologie
a favore dei paesi in via di sviluppo 510
93. Il progetto di codice di condotta sui trasferimenti
internazionali di tecnologie. L'Accordo T.R.I.P.s. 512
CAPITOLO XIII
I MODELLI
94. I dati normativi. Modelli di utilita', modelli e
disegni 515
95. Il modello di utilita'. Modello e invenzione. Modello,
marchio di forma e imitazione servile 517
96. I disegni e modelli. Le nuove regole 519
97. Disegni e modelli. La tutela d'autore. I rapporti con la
tutela del marchio e della imitazione seriale 521
98. I disegni e modelli comunitari 522
Parte quarta
PROCESSO E SANZIONI
1. Generalita' 527
2. Regole di competenza e regole di rito nei giudizi in
materia di proprieta' industriale 528
3. Oneri di prova e regole speciali della fase istruttoria. La
disciplina comune 529
4. Oneri di prova nel giudizio di nullita' o decadenza di
marchi 531
5. Oneri di prova nel giudizio di nullita' o decadenza di
brevetti 533
6. La rivendica dei titoli di proprieta' industriale. La
disciplina comune 534
7. La rivendica dei titoli di proprieta' industriale. Le
regole dei marchi 536
8. La rivendica dei titoli di proprieta' industriale. Le
regole delle invenzioni 537
9. Il giudizio di nullita' o decadenza. La legittimazione
attiva. L'arbitrato 539
10. Efficacia della sentenza di nullita' o decadenza 541
11. Il giudizio di contraffazione 542
12. Le misure cautelari 544
13. Descrizione, sequestro e inibitoria 546
14. Le sanzioni civili per la violazione dei diritti di
proprieta' industriale 548
15. Il risarcimento del danno 550
16. La restituzione degli utili del contraffattore 552
17. La protezione provvisoria della domanda di brevetto o di
registrazione 554
18. Le sanzioni penali 555
19. La tutela cross border del brevetto europeo 556
20. Il giudizio in materia di marchi e disegni e modelli
comunitari 558
21. Processo e sanzioni in materia di concorrenza
sleale 560
Parte quinta
DIRITTO ANTITRUST
CAPITOLO I
GLI OBIETTIVI DEL DIRITTO ANTITRUST
1. La nascita del diritto antitrust 567
2. I valori della liberta' di concorrenza 568
3. Funzione e limiti del diritto antitrust 570
4. L'ambito territoriale di applicazione del diritto
antitrust 573
5. Controllo della concorrenza e protezionismo
economico 575
6. Soggetti del diritto antitrust: il concetto di impresa. Il
problema delle operazioni intragruppo 577
7. L'organo di controllo. Le fattispecie. Il problema delle
sanzioni 580
CAPITOLO II
RAPPORTI E COORDINAMENTO TRA DIRITTO ANTITRUST
COMUNITARIO E DIRITTO ANTITRUST NAZIONALE
8. Nascita ed evoluzione del diritto antitrust
comunitario 583
9. Fonti e struttura del diritto antitrust comunitario 584
10. Derivazione del diritto antitrust italiano dal diritto
antitrust comunitario 585
11. Nazionalita' delle imprese e mercato rilevante in senso
geografico nel diritto antitrust C.E. 587
12. Coordinamento tra diritto antitrust italiano e diritto
antitrust comunitario. Il mercato rilevante nel diritto
antitrust nazionale 588
13. L'applicazione decentrata del diritto comunitario 589
14. Settori di mercato con regole concorrenziali speciali. Il
problema dell'antitrust bancario 591
CAPITOLO III
IL DIVIETO DELLE INTESE
15. Tre tipi di intese vietate: accordi, deliberazioni,
pratiche concordate 595
16. Oggetto o effetto anticoncorrenziale. Clausola generale e
ipotesi tipiche di intesa illecita 597
17. Le singole ipotesi tipiche di intesa illecita: le intese
sui prezzi e sulle altre condizioni contrattuali 599
18. Contingentamento della produzione, limiti agli sbocchi o
agli accessi al mercato, agli investimenti e allo
sviluppo 600
19. Ripartizioni di mercati 603
20. Patti di boicottaggio 604
21. Contratti a prestazioni abbinate 605
22. Il mercato rilevante in senso merceologico 606
23. L'irrilevanza delle intese minori 608
24. Le deroghe al divieto di intese anticoncorrenziali 609
25. Le esenzioni in tema di intese verticali 611
CAPITOLO IV
GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTE
26. Posizioni dominanti esistenti e posizioni dominanti nuove.
Controllo delle concentrazioni e divieto degli
abusi 615
27. Definizione di posizione dominante. La posizione dominante
collettiva 617
28. La posizione dominante delle imprese titolari di un
monopolio legale 619
29. Le singole ipotesi tipiche di abuso vietato: l'imposizione
di prezzi o condizioni inique 621
30. Limiti alla produzione, agli sbocchi o agli accessi al
mercato, o allo sviluppo tecnico 623
31. Comportamenti discriminatori 624
32. Il rifiuto unilaterale di contrattare. La dottrina delle
essential facilities 625
33. Contratti a prestazioni abbinate 628
CAPITOLO V
IL CONTROLLO DELLE CONCENTRAZIONI
34. La valutazione delle concentrazioni 629
35. Le singole operazioni di concentrazione 631
36. L'impresa comune. Le intese accessorie (ancillary
restraints) 634
37. Le concentrazioni in diritto comunitario 635
38. Le concentrazioni in diritto italiano 637
CAPITOLO VI
L'ORGANO DI CONTROLLO, LE PROCEDURE E I RICORSI
39. L'organo di controllo del diritto antitrust 639
40. Le procedure e i giudizi 641
41. Le sanzioni 644
Parte sesta
LE REGOLE DI TUTELA DELLA CONCORRENZA
NEL CODICE CIVILE
1. Generalita' 651
2. I limiti legali della concorrenza 651
3. Il divieto di concorrenza del lavoratore subordinato: a) il
divieto di "trattare affari" in concorrenza con il datore
di lavoro 653
4. b) il divieto di divulgare notizie attinenti all'azienda, e
di farne uso 654
5. Il patto di non concorrenza per il periodo successivo alla
cessazione del rapporto di lavoro 655
6. Gli obblighi di non concorrenza di diritto
societario 656
7. L'obbligo di non concorrenza di chi aliena
l'azienda 657
8. Gli obblighi di non concorrenza dell'agente 658
9. I limiti contrattuali della concorrenza 659
10. L'obbligo di contrattare del monopolista 66

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 50.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti