Con le mani nella monnezza. I disastri della partitocrazia. Il caso Malagrotta: l'ottavo colle di Roma di Massimiliano Iervolino, Paola Alagia edito da Reality Book
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Con le mani nella monnezza. I disastri della partitocrazia. Il caso Malagrotta: l'ottavo colle di Roma

Editore:

Reality Book

Collana:
Controluce
Data di Pubblicazione:
30 gennaio 2012
EAN:

9788895284248

ISBN:

8895284240

Pagine:
160
Formato:
brossura
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Descrizione Con le mani nella monnezza. I disastri della partitocrazia. Il caso Malagrotta: l'ottavo colle di Roma

La discarica più grande d'Europa è il capolavoro di Manlio Cerroni. Se quest'uomo di 86 anni chiude Malagrotta, Roma rischia di finire peggio di Napoli. Perché la capitale si è ridotta così male? Il libro attraverso retroscena, pareri di esperti, documenti pubblici, atti inediti, mette il dito nella piaga e tratteggia uno scenario alternativo. Il quadro è chiaro: la partitocrazia di ogni colore per miopia e inadeguatezza di visione ha contribuito a creare un "mostro" di 220 ettari. L'ottavo colle di Roma. Prefazione di Gian Antonio Stella.

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4 di 5 su 1 recensione

Recensione di Roberto CavalloDi C. Roberto-7 gennaio 2012

Ho appena terminato la lettura del libro di Alagia e Iervolino. L'ho divorato. Non tanto e non solo perché tratta di un argomento che studio da vent'anni, ma perché è ben scritto. Scorrevole. Sembra un romanzo. Poi torni indietro a rileggere un passo e ti dici che è vero. Quello che stai leggendo è drammaticamente vero. Personaggi, luoghi, date: tutto vero. E con loro è vero l'inquinamento di una vasta area di Roma e la connivenza di diverse amministrazioni che si sono succedute che lo hanno permesso. "Malagrotta che cos'è? Io penso che diventerà Buonagrotta' per il servizio che ha reso a Roma e a quasi tutta la Regione Lazio" è una delle frasi di Manlio Cerroni, "l'avvocato", proprietario di Malagrotta e altre numerose discariche e impianti di trattamento rifiuti in Lazio, estratte dalle dichiarazioni rese al Corriere della Sera e ad alcune sue audizioni in commissione ambiente a Camera e Senato che aprono il libro. Poi leggi il libro. Ti lasci prendere dalla storia del "re della monnezza", dei politici che si sono succeduti al governo di Roma, Provincia e Regione, del luogo in cui sorge la discarica e arrivi alle analisi dell'ARPA, recenti, e leggi "I risultati del monitoraggio 2010 confermano il quadro di contaminazione delle acque sotterranee rilevato nella precedente campagna di monitoraggio del sito, sia per i composti inorganici che per alcuni composti organici Alla luce dei risultati trasmessi si ribadisce la necessità di misure di messa in sicurezza del sito, volte a contenere la diffusione della contaminazione, nonché di successivi interventi di bonifica Il dato non è tanto il picco del 2010 rispetto al 2009, ma il fatto più importante è che le cifre dello scorso anno raccontano di un inquinamento che non accenna a regredire e che, anzi, è in crescita". Allora ti dici che forse proprio Buonagrotta' non è diventata! Un ricco compendio di allegati che riporta documenti di analisi, grafici, articoli scientifici sull'impatto delle discariche sulla salute umana, copie delle denunce alla Procura della Repubblica, non fanno che sottolineare la gravità della situazione. Il sottotitolo "I disastri della partitocrazia. Il caso Malagrotta: l'ottavo colle di Roma" descrive una parte del libro. Perché il libro di Alagia e Iervolino non è solo di denuncia, ma anche testimonianza dell'impegno del Comitato Malagrotta e del suo energico presidente Sergio Appollonio è anche proposta per un piano regionale rifiuti che metta al centro la prevenzione e le raccolte differenziate così che, se proprio discariche devono essercene, siano marginali e non pericolose. Un libro che lascia aperta una porta alla speranza perché se "la matassa è difficile da sbrogliare due punti fermi anche in questa storia ci sono: i cittadini che non accetteranno decisioni dall'alto, e l'Europa che, per fortuna, vigila sulla questione.