Il mangiatore di pietre di Davide Longo edito da Fandango Libri

Il mangiatore di pietre

Data di Pubblicazione:
28 febbraio 2008
EAN:

9788860440426

ISBN:

8860440424

Pagine:
164
Formato:
brossura
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Descrizione Il mangiatore di pietre

Dalle acque di un torrente in fondo a una scarpata, in una valle del Piemonte, affiora il cadavere di un uomo: qualcuno lo ha fulminato con due colpi di fucile. Il corpo è quello di Fausto, trentenne pregiudicato. A ritrovarlo è Cesare, che tutti chiamano il Francese perché ancora bambino fu costretto a emigrare a Marsiglia. Tornato alle sue montagne, ha ereditato dallo zio un "mestiere" antico, tutt'altro che legale. Un mestiere fatto di risalite notturne, silenzi, fatiche. Cui ha iniziato, giovanissimo, proprio Fausto. Inizia con un omicidio, come ogni giallo che si rispetti, ma in questo romanzo il delitto è il modo per far emergere i rapporti tra le persone, le amicizie, gli odi e i tradimenti di una piccola comunità. Funziona proprio perché il delitto, con i suoi portati di esagerazione, non è lo scopo, il fine del racconto, ma una forma necessaria che non prevarica mai i personaggi. La lingua è asciutta come la storia che viene raccontata, le frasi sono brevi e secche, la trama si svela nei silenzi e nel non detto.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

Il mangiatore di pietre Di Y. Sara-8 aprile 2011

Autore che vi saprà stupire e vi emozionerà, contateci. Piemonte, alta val Varaita, un ex "passeur" di mezza età trova fra le montagne il cadavere del suo figlioccio e allievo, che poi aveva preso una cattiva strada. Mentre cerca di capire cosa sia accaduto, si imbatte in un gruppo di clandestini che attende in una baita qualcuno che li aiuti a superare il confine. Ci penserà lui, aiutato da un ragazzino dalla vita difficile. Scoprirà anche l'assassino, tuttavia, nella sua ricerca, scatenerà un vespaio destinato a divorarlo. Un libretto molto bello, scritto benissimo - forse qualche leziosaggine da scuola di scrittura creativa che stona col tono asciutto, quasi scarnificato con cui sono descritte le vicende ed i personaggi - una storia avvincente e inusuale, personaggi credibili ed affascinanti (salvo l'inutile siparietto della donna commissario, la cui credibilità è veramente sotto lo zero). Leggendolo ci si sente tracinati fra le montagne, e questo per un libro è la dote migliore...

Il mangiatore di pietreDi S. Armando-11 novembre 2010

Nonostante le critiche positive, a me non e' piaciuto. Una storia che, fin dalla citazione iniziale, sembra un omaggio mal riuscito a McCarthy ed alle sue ancestrali atmosfere da frontiera