La maledetta di Marc Pastor edito da Giano

La maledetta

Editore:

Giano

Collana:
Nerogiano
Traduttore:
Parisi B.
Data di Pubblicazione:
25 giugno 2009
EAN:

9788862510547

ISBN:

8862510543

Pagine:
237
Formato:
brossura
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Trama La maledetta

Moisès Corvo, ispettore della polizia di Barcellona, è un pezzo d'uomo di quasi due metri e la voce tonante, forte come una quercia. Ora è appena sceso dalla stanza di sopra dell'osteria La Mina, in carrer Cagadors, con dignità simulata, anche se tutti sanno che sopra quelle scale esercita Giselle, la miglior prostituta francese di tutte le prostitute francesi nate a Sant Boi. Moisès Corvo si è diretto al bancone, dove Lolo, oste e protettore a tempo perso corre a servirlo. Il tempo di vuotare un bicchiere d'un sorso e Lolo attacca la stessa litania che Moisès Corvo ha udito nella stanza di Giselle. Le ragazze sono nervose. Dicono che sono già scomparsi otto bambini. Però, visto che sono quello che sono, cioè delle prostitute, nessuna ha sporto denuncia. Dorita, La Marrana, persino Àngels è stata zitta dopo che la sua piccola Josefina si è volatilizzata... Saranno state ubriache, avranno lasciato i piccoli da qualcuno, li avranno persi al mercato, Moisès Corvo sta dando fondo a tutte le possibili spiegazioni quando il suo collega Juan Malsano, un uomo con un magnifico paio di baffi, compare dall'altro lato del bancone e gli annuncia che c'è del lavoro nuovo che li aspetta... Cosi comincia questo libro che, al suo apparire in Spagna, ha destato scalpore riproponendo in forma narrativa un caso che sconvolse la Barcellona dei primi del Novecento: la storia della famigerata "vampira del carrer Ponent", Enriqueta Marti Ripollès.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

La maledettaDi M. Luigi-7 aprile 2011

La nuova dimensione del noir. Dategli una possibilità. Si parte da una storia intrigante e di "cronoca" (la "vampira" Enriqueta Martì Ripollès), e la si rende con un linguaggio colto, affascinante, ricco di sfumature, profumi, dettagli. Ecco come trasformare lo schema di un giallo qualunque in un grande romanzo. Sulla scia noirstorica che molto autori europei imbracciano, e che non scade in una trita rivisitazione "hollywoodiana" alla Dan Brown, l'opera di Pastor affonda i denti in una Barcellona di inizio '900, in tutta la sua sporcizia, la sua umanità, la sua corruzione, in cui anche il miglior eroe, l'ispettore Corvo, ha infondo molte pecche in evidenza, e in cui il mostro è solo la punta di iceberg di una claque di depravati. Incisiva l'idea di far raccontare tutto questo alla regina in persona di ogni noir che si rispetti, la Morte, che da un punto di vista esterno e contemporaneamente coinvolto. Bellissima la ricostruzione storica e culturale di quegli anni neanche poi troppo lontani. Ogni personaggio di questo romanzo è infondo un po' simbolo e un po' reale. E su tutto una sottile pellicola polverosa d'onore e di sete di giustizia, che non basta però a regalarci un happy ending. Non del tutto.

La maledetta Di p. raffaele-6 aprile 2011

Una lettura godibile, ma lui ci aveva abituato a ben altro. Bella l'idea di ambientare la storia nella Barcellona di inizio novecento dandole quest'aria un po' gotica, decadente e morente insieme, ma purtroppo se tra me e la storia non scatta la scintilla, per quanto insista e decida di portare a termine la lettura, se non si stabilisce un'empatia con i personaggi, siano essi buoni o cattivi, positivi o negativi, mi è impossibile dare un giudizio, fosse anche solo letterario. In questo caso nella storia io non ci sono mai veramente entrata, son rimasta ai margini, e dai margini l'ho vista scorrere sotto i miei occhi. Un limite certamente mio più che di Pastor.

La maledettaDi m. teresina-13 febbraio 2011

Mi dispiace contraddire il lettore precedente, ma a me questo noir è sembrato brutto, ma così brutto da non poterne terminare la lettura (cosa rara per uno come me). Personaggi stereotipati al limite della disperazione e ambientazioni inverosimi fanno di questo libro una cocente delusione.

bel noirDi S. Mara-10 agosto 2010

Un bel noir ambientato nella Barcellona di primo novecento, alla base un fatto di cronaca vero che con il tempo si è confuso con una leggenda metropolitana (ricordo una storia che la nonna ci raccontava che derivava direttamente da questa vicenda), Pastor la riporta all'attenzione del lettore nella sua cruda realtà. Bello l'intreccio e il procedere delle indagini fortemente ostacolate, le ultime 50 pagine valgono la lettura del romanzo, serrate, convulse, da non potersene staccare. L'unica pecca che ho trovato è che la voce narrante è "la morte" e specialmente all'inizio può generare confusione nel lettore, però tutto sommato una lettura fluida e ricca di riferimenti interessanti. Nel complesso mi è piaciuto molto.