Il male del Nord. Lega, localismo, secessione
- Editore:
Donzelli
- Collana:
- Interventi
- Data di Pubblicazione:
- 23 Giugno 1996
- EAN:
9788879892681
- ISBN:
8879892681
- Pagine:
- 144
Descrizione Il male del Nord. Lega, localismo, secessione
È da qualche anno che si parla di "questione settentrionale", per indicare i molteplici fenomeni di disaffezione, risentimento, frattura, che investono la società, l'economia e soprattutto la politica del Nord. La Lega ne costituisce la manifestazione più evidente e significativa. Ma non l'unica. C'è, tuttavia, la tendenza a riassumere in essa tutta questa complessa realtà. Ciò impedisce non solo di risolvere la "sfida leghista", ma, in primo luogo, di comprendere quel che le sta dietro. Di capire (e curare) il "male del Nord". È questa la strada intrapresa dall'autore, il quale, sulle tracce della Lega, scopre una realtà segnata da distinzioni e tensioni profonde, territoriali, ma anche politiche, economiche e sociali: fra la zona pedemontana della piccola impresa e l'area delle grandi concentrazioni urbane e industriali, fra la periferia produttiva del Nordest e le metropoli del Nordovest. E ancora, fra Nord e Sud, fra centro e periferia, fra municipalismo e nazione, fra declino dei partiti di massa e travaglio dei nuovi modelli di partito e di partecipazione politica.Ne esce una mappa della crisi italiana "vista da Nord". E un glossario, utile a definire fenomeni, troppo spesso assimilati e confusi, oppure presentati come sinonimi: localismo, questione settentrionale, leghismo, secessione.
Recensioni degli utenti
Ottimo libro-9 Agosto 2023
Libro interessante, su un panorama, abbastanza complesso
Localismo e secessione-9 Aprile 2018
Il male del Nord. Lega, localismo, secessione di Ilvo Diamanti per la Donzelli non coglie le cause del problema. In tutta Europa il potere dominante cerca di imporre il localismo ed il secessionismo. Il motivo è semplice, si deve convincere la plebe che le nazioni non esistono e che pertanto ogni popolo è composto da genti diversissime. Se le nazioni non esistono ed ogni popolo è composto da genti diversissime, diventa impossibile opporsi all'immigrazione.