Malata per forza. Storia di una sopravvissuta
- Editore:
TEA
- Collana:
- Esperienze
- Edizione:
- 2
- Traduttore:
- Galassi V.
- Data di Pubblicazione:
- 11 maggio 2006
- EAN:
9788850210671
- ISBN:
8850210671
- Pagine:
- 232
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Malattia, Famiglia e relazioni interpersonali
Descrizione Malata per forza. Storia di una sopravvissuta
Fin dall'infanzia Julie Gregory è stata sottoposta a trattamenti medici per curare malattie che esistevano solo nella mente della madre. Molti bambini vittime della sindrome di Munchausen per procura muoiono, ma Julie è riuscita a sfuggire alla follia materna e a ricostruire la sua identità. Questo volume è il racconto della storia della sua famiglia, del doppio legame di terrore e amore che la tiene unita, delle strategie della madre per farla ammalare, della sua convinzione di essere una bambina malata. Riporta le diagnosi mediche, i trattamenti e le operazioni per "guarirla", il lento cammino per il recupero della normalità e dimostra l'amore che rende una figlia pronta a sacrificarsi per la felicità della madre.
Recensioni degli utenti
Semplicemente... incredibile-3 ottobre 2013
È semplicemente incredibile la storia di questa ragazza che fin da bambina ha dovuto sottostare ad una madre che la 'voleva' malata a tutti i costi e l'ha fatta sottoporre ad un sacco di pratiche mediche, anche invasive e dolorose, imprimendo nella psiche della figlia una dipendenza dalla madre e dalla malattia. Ed è incredibile quanto la bambina, diventata adulta, sia riuscita capire cosa sia successo alla madre, a non fargliene una colpa, ma, soprattutto, a uscirne e a tentare di farsi una vita come tutti gli altri. Non conoscevo la sindrome di Munchausen, e devo riconoscere che, specialmente nella forma 'per procura' , come in questo caso, fa davvero paura. Ed è spaventoso pensare che i casi riconosciuti come tali siano davvero pochi e che spesso i medici non la riescano a identificare.
libro molto particolare-25 luglio 2010
Questo libro mi ha lasciato senza parole, è assurdo come un genitore possa distruggere un figlio e come un figlio rimanga comunque attaccato ai genitori e non riesca a punirlo davvero. I controlli medici sia fisici sia psicologici dovrebbero essere sempre comunque più accurati