
Madame du Deffand e il suo mondo
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Gli Adelphi
- Data di Pubblicazione:
- 6 giugno 2001
- EAN:
9788845916144
- ISBN:
8845916146
- Pagine:
- 698
Libro Madame du Deffand e il suo mondo di Benedetta Craveri
Trama libro
Madame du Deffand visse da libertina gli anni turbolenti della Reggenza; esercitò la potenza di grande salonnière nella Parigi della metà del Settecento; sostenne d'Alembert, fu amica di Voltaire, ma guardò con insofferenza agli illuministi come "partito"; si abbandonò, cieca e settantenne, alla passione per un uomo molto più giovane di lei. Esercitò le migliori virtù del suo secolo: il culto dell'intelligenza, la sovranità del gusto, il senso della naturalezza. Ma era, come scrisse Cioran, devastata dal "flagello della lucidità", che le faceva percepire il nulla e il tedio che formano l'essenza del vivere. Edizione con un saggio di Marc Fumaroli.
Recensioni degli utenti
Una donna illuminata - 19 marzo 2012
La prima completa e dettagliata biografia di una delle figure più interessanti nel panorama culturale del Seicento francese. Madame du Deffand è stata forse l'emblema della femme d'esprit, e per moltissimi anni, nella cosiddetta "civilta della conversazione". La prima parte del libro, in cui si racconta la vita della marchesa fino alla fondazione del suo famoso salotto letterario, complice anche la scarsa presenza di lettere, è interessante e scorrevole, per non parlare del rapporto prima di amore e poi di odio con la Lespinasse e d'Alembert. Stato veramente un piacere leggere soprattutto il suo carteggio con Voltaire: le loro riflessioni sulla vita e sulla morte, sulla felicità e sul dolore, sulla razionalità e sul non-senso del mondo... L'intelligenza manifestata da entrambi nelle loro conversazioni epistolari nonostante i contrasti di vedute, le diffidenze, le critiche più o meno velate, o forse proprio a causa di questi mi ha riempito di ammirazione (e di un bel po' di invidia) .
Madame du Deffand e il suo mondo - 5 aprile 2011
I suoi libri rappresentano sempre una lieta sopresa per me. Madame du Deffand è stata forse l'emblema della femme d'esprit, e per moltissimi anni, nella cosiddetta "civiltà della conversazione". Una sua battuta fra le molte: Non ho la fortuna di accontentarmi di quello che ho, quando non ho quel che mi manca. Stato veramente un piacere leggere soprattutto il suo carteggio con Voltaire: le loro riflessioni sulla vita e sulla morte, sulla felicità e sul dolore, sulla razionalità e sul non-senso del mondo... L'intelligenza manifestata da entrambi nelle loro conversazioni epistolari nonostante i contrasti di vedute, le diffidenze, le critiche più o meno velate, o forse proprio a causa di questi mi ha riempito di ammirazione (e di un bel po' di invidia).