Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
- Editore:
Fanucci
- Collana:
- Tif extra
- A cura di:
- C. Pagetti
- Traduttore:
- Duranti R.
- Data di Pubblicazione:
- 1 marzo 2012
- EAN:
9788834718520
- ISBN:
8834718526
- Pagine:
- 252
- Formato:
- brossura
Trama Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
Nel 1992 la Guerra Mondiale ha ucciso milioni di persone, e condannato all'estinzione intere specie, costringendo l'umanità ad andare nello spazio. Chi è rimasto sogna di possedere un animale vivente, e le compagnie producono copie incredibilmente realistiche: gatti, cavalli, pecore... Anche l'uomo è stato duplicato. I replicanti sono simulacri perfetti e indistinguibili, e per questo motivo sono banditi dalla Terra. Ma a volte decidono di confondersi tra i loro simili biologici e di far perdere le loro tracce. A San Francisco vive un uomo che ha l'incarico di ritirare gli androidi che violano la legge, ma i dubbi intralciano spesso il suo crudele mestiere, spingendolo a chiedersi cosa sia davvero un essere umano... Tragico e grottesco assieme, il romanzo di Philip Dick racconta il panorama desolato della San Francisco del futuro, il desiderio di amore e redenzione che alberga nei più umili, trasformando il genere fantascientifico in un noir cupo e metafisico. Introduzione di Carlo Pagetti. Postfazione di Gabriele Frasca.
Recensioni degli utenti
Consigliato-29 maggio 2012
Un libro che superficialmente sembra non aver nulla da dire, essendo un testo fantascientifico, ma in realtà fa scaturire una serie di riflessioni sul nostro presente e sulla nostra esistenza. Fa riflettere anche sul modo in cui noi vediamo la tecnologia. Il registro linguistico è su due piani: uno piuttosto basso, l'altro invece ha degli sprazzi e dei guizzi geniali.
Ottimo-27 aprile 2012
Libro da cui è tratto il capolavor di Ridley Scott, Blade Runner. Ma le vicende trattate nel libro sono ovviamente maggiori rispetto a quelle del film. Nel futuro descritto ogni essere umano sogna di possedere, un giorno, un'animale reale e non un fac-simile creato in laboratorio. Il mondo descritto è stupefacente nella propria verosimiglianza