Descrizione La luna e il dito. Viaggio di un fisico tra scienza e fede
Sempre più spesso scienza e religione vengono presentati come due universi contrapposti. Il primo sarebbe il luogo privilegiato della ricerca disinteressata, il terreno d'elezione del libero pensiero, mentre il secondo sarebbe caratterizzato da principi immutabili e dogmi indiscutibili, a cui si è chiamati ad aderire con fiducia cieca e assoluta. Un'analisi appena accurata di entrambi i "campi" dimostra però che la realtà è un'altra: anche la religione contempla ricerca e discussione, anche la scienza conosce dogmi e pregiudizi. Perché è proprio dell'uomo, di qualunque uomo, interrogarsi, dubitare e anche chiudersi in tetragone certezze. È senz'altro più corretto e utile considerare scienza e religione come due distinti campi del sapere, la cui "diversità" può rivelarsi molto fruttuosa, se viene intesa non come l'occasione di uno scontro con un vincitore e un vinto, ma come la ragione di un confronto tra due linguaggi ugualmente importanti e credibili. Angelo Tartaglia, scienziato e credente, analizza in questo volume alcuni fra i temi più importanti per chiunque voglia seriamente impegnarsi lungo la via del sapere e spiega perché non ci si possa arrestare di fronte alla pluralità delle risposte: sulla verità (la verità della fede, la verità matematica, la verità della fisica), così come sulla vita e sull'uomo (creazionismo ed evoluzionismo).
Recensioni degli utenti
uno scienziato coraggioso-1 febbraio 2010
Finalmente un libro che smaschera l'ipocrisia con cui si ammanta oggigiorno il mondo della scienza, considerandola una branca della conoscenza con superiorità morale rispetto al resto. Chi ha voglia di scoprire il perchè la scienza, gli scienziati e i divulgatori scientifici di stampo ateo non hanno motivo di proclamare tale superiorità, in questo libro scopriranno le motivazioni più profonde, ma anche quelle più banali e facilmente riscontrabili anche nella realtà quotidiana, oltre che in quella storica, filosofica ed etica.