Il lottatore di sumo che non diventava grosso di Eric-Emmanuel Schmitt edito da E/O

Il lottatore di sumo che non diventava grosso

Editore:

E/O

Collana:
Dal mondo
Traduttore:
Bracci Testasecca A.
Data di Pubblicazione:
2 Ottobre 2009
EAN:

9788876418754

ISBN:

887641875X

Pagine:
114
Formato:
brossura
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Trama Il lottatore di sumo che non diventava grosso

Selvaggio, arrabbiato, Jun vaga con i suoi quindici anni per le strade di Tokyo, lontano da una famiglia della quale si rifiuta di parlare. Il suo incontro con un maestro di sumo che vede in lui un "grosso", nonostante il suo fisico emaciato, lo coinvolge nella pratica della più misteriosa delle arti marziali. Con lui Jun scopre il mondo sconosciuto della forza, dell'intelligenza e dell'accettazione di sé. Ma come raggiungere lo zen quando non si è altro che dolore e violenza? Come diventare lottatore di sumo se non si riesce a diventare grossi? Nell'affollata metropoli giapponese l'anziano Shomintsu guiderà il ragazzo lungo un percorso iniziatico che mescolando infanzia e spiritualità accompagna anche il lettore alla sorgente del buddhismo.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

Il lottatore di sumo che non diventava grossoDi V. Consuelo-24 Maggio 2011

La trama è molto bella, e anche abbastanza originale. Bisogna ammettere che Schmitt è riuscito a trasmettere lo spirito della marzialità (non solo del sumo, ma di ogni arte marziale) e della profonda e affascinante dottrina Zen attraverso questo suo libro, seppur breve. Altamente consigliato.

Il lottatore di sumo Di M. Carlo-11 Aprile 2011

Penso che questo libro non possa meritarsi più di due. Esempio eclatante di un'idea simpatica sfruttata nel peggiore dei modi possibili. Un ragazzino minuto vive come un barbone nelle strade di Tokio fino a che non viene scoperto da un allenatore di sumo che, contro ogni apparenza, vede in lui "uno grosso". Dopo lunghe resistenze e un duro allenamento, dal ragazzino nascerà veramente "uno grosso", non solo un lottatore di sumo, ma un uomo capace di assumere le proprie responsabilità. Una bella storia, dicevo, ma devastata da una scrittura sciatta oltre ogni dire, da un'ambientazione vergognosamente approssimativa, da una morale di ridicola superficialità, da una sgradevolezza senza nessun motivo specifico, da un'ambientazione di cartone, dall'attribuzione al protagonista di un linguaggio sguaiato, fallendo penosamente il tentativo di delineare il personaggio. Quanto alla location giapponese, se io fossi l'ambasciatore del Giappone in Francia, farei causa all'autore... Questo Schmidtnon è che un Coelho da supermercato (il che è tutto dire), però trasudante presunzione transalpina... E oltre tutto il libro è scandalosamente breve e scritto a caratteri giganteschi...