Lorenza e il commissario di Davide Camarrone edito da Sellerio Editore Palermo

Lorenza e il commissario

Collana:
La memoria
Data di Pubblicazione:
6 luglio 2006
EAN:

9788838921513

ISBN:

8838921512

Pagine:
220
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Lorenza e il commissario

Lorenza è una squillo d'alto bordo. Vive a Roma come una specie di dandy al femminile. Ma viene spesso nella natia Palermo per incontrare qualcuno dei suoi riservati e selezionati clienti, e forse anche, svagata cultrice di colte malinconie, per riepilogare le tracce della sua infanzia borghese. Dietro l'ultimo messaggio, che la chiama di notte in piazza Rivoluzione, sotto la statua del Genio, trova il cadavere del prossimo appuntamento: un ricco avvocato, ben inserito. Un omicidio nel giro della cocaina: Lorenza sembra una testimone di routine. Invece qualcosa le precipita addosso, e un vortice di persecuzione l'avvolge: il magistrato dalle delicate frequentazioni, personaggi troppo accorti per non essere esperti istituzionali di complotti, e soprattutto un killer che le semina dietro cadaveri come se cacciasse i suoi cacciatori. E la fuga diventa di necessità un'inchiesta, perché la sola via di scampo resta la verità. L'aiuta l'unica persona che vuole crederle, il commissario Paternò. Enigmaticamente la pista principale sembra connessa all'eredità del nonno, un cofanetto, una collana preziosa dono di un soldato irlandese e un diario di prigionia: "Mi ha raccontato della sua terra, degli elfi, del pozzo di San Patrizio". Ma ogni cosa, ogni transitoria certezze nell'indagine, per la coppia che cerca, muta come nel principio di indeterminazione di Heisenberg. E a Lorenza e Paternò non rimane che tuffarsi nel passato.

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3 di 5 su 1 recensione

Giallo o spy? Di S. Paolo-5 aprile 2015

Non manca a Camarrone la scorrevolezza della scrittura, né l'originalità dello stile, aulico e ridondante ma telegrafico al tempo stesso, non facile da cogliere in tutte le allusioni e riferimenti ma comunque gradevole nella sua rapidità. Il romanzo parte con un'invenzione accattivante: narrazione in prima persona femminile da parte di un personaggio che non potrebbe essere di maggior richiamo. L'inizio si legge veramente come un giallo ben impostato, anche se la protagonista talvolta è poco credibile e dietro di lei compare chiaramente l'autore, con le proprie enunciazioni. Poi, però, partono i fuochi artificiali, e il giallo si trasforma in qualcosa che sembra raccogliere tutto quello che all'autore passa per la testa nel momento. La trama si fa incontrollata ed eccessivamente ricca di personaggi che appaiono e scompaiono, di fatti difficilmente connettibili, di comportamenti ingiustificati e citazioni non dovute. Alla fine l'impressione è che si sia partiti senza avere idea di dove andare a finire, e che la trama, o qualche suo dettaglio, abbia preso la mano all'autore. Un giallo che avrebbe potuto essere gradevole, alla fine si rivela una spy story internazionale del tutto incredibile.