Lingua italiana del dialogo di Leo Spitzer edito da Il Saggiatore

Lingua italiana del dialogo

Collana:
La cultura
A cura di:
C. Caffi , C. Segre
Traduttore:
Tonelli L.
Data di Pubblicazione:
25 Gennaio 2007
EAN:

9788842811114

ISBN:

8842811114

Pagine:
382
Formato:
brossura
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Descrizione Lingua italiana del dialogo

"Ho cercato di spiegare la maggior parte dei fenomeni propri dell'italiano parlato sulla base degli elementi costitutivi del dialogo tra due o più interlocutori" scrive Leo Spitzer nella prefazione. Basandosi su un metodo psicologico-descrittivo e fermamente convinto della peculiarità "intraducibile" e specifica di ogni lingua, per indagare sul "discorso orale 'corretto' di un generico parlante medio italiano" Spitzer cita numerosi esempi attingendo alla letteratura teatrale, Fogazzaro e De Amicis, a poeti dialettali come Porta, Belli, Trilussa e ai racconti popolari del siciliano Pitrè. Tra gli elementi linguistici considerati le forme di apertura e di chiusura del discorso. Alle porte della Prima guerra mondiale Spitzer si augura che "l'impero della pacifica parola" possa trionfare sull'imperialismo della baionetta e dei blocchi militari", confermando la propria vocazione umanista e il senso profondo del suo lavoro, che va ben oltre i freddi parametri accademici. Terminata nel 1914, ma pubblicata solo nel 1922, Lingua italiana del dialogo è fondamentale per chi voglia conoscere la ricchezza espressiva dell'italiano e approfondire i meccanismi psicologici che sottostanno all'attività comunicativa dei parlanti. Solo Leo Spitzer punto di riferimento per la linguistica, la stilistica, la critica del Novecento, genio appassionato e lucido, antimilitarista e umanista europeo finito esule negli Stati Uniti, poteva regalarci una descrizione tanto sottile del nostro idioma. Basata soprattutto su testi teatrali, quest'opera ha atteso più di ottant'anni per essere tradotta nella lingua cui è dedicata.Precorrendo prospettive e idee che oggi muovono interi settori della linguistica, in particolare il dialogismo di Bachtin, la pragmatica e gli studi sulla conversazione, Lingua italiana del dialogo descrive in modo capillare le movenze del parlato italiano nel suo farsi dialogico: tra dire e non dire, tra mosse seduttive e ritrattazioni calcolate, tra avances rischiose e scappatoie, gli interlocutori intrecciano i loro discorsi. Un popolo, quello italiano, "di bambini e di politici", che conosce bene l'arte di destreggiarsi fra l'affermazione dell'io e il riguardo per l'altro, fra aggressività e diplomazia, ha trovato il suo interprete ideale in Spitzer, già analista sensibile delle Lettere di prigionieri di guerra italiani (1915-1918).Allievo di Meyer-Lübke, ma particolarmente vicino a Schuchardt e sensibile all'insegnamento di Bally, Spitzer risente pure delle suggestioni dell'altro grande viennese, Freud. Il suo percorso dalla lingua come istituzione alla lingua come creazione individuale è una delle grandi avventure del pensiero novecentesco.

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