Libri dell'autore Sándor Márai

Sándor Károly Henrik Grosschmid de Mára, noto come Sándor Márai, nacque a Košice, in Slovacchia (al tempo facente parte dell’Ungheria). La sua famiglia era di origine sassone. Ha studiato Giornalismo presso l’Università di Lipsia prima di spostarsi a Francoforte sul Meno e poi a Berlino, senza tuttavia riuscire a conseguire la laurea. Scrive i suoi primi articoli sulla rivista satirica Der Drache e in seguito inizia a collaborare con il quotidiano tedesco Frankfurter Zeitung. Pubblica la sua prima opera, una raccolta di poesia intitolata “Il libro dei ricordi”, nel 1917. Sposato nel 1923 con Lola, la coppia, non riuscendo ad avere figli, dopo la seconda guerra mondiale adottò Jànos, un orfano di guerra. Fu inviato a Parigi dal Frankfurter Zeitung come corrispondente e nel 1928, tornato in Ungheria, si stabilì a Budapest, dove ebbe luogo il periodo più prolifico della sua attività di scrittore. Durante gli anni Trenta le sue opere divennero note e fu il primo a recensire Kafka. Durante la guerra criticò sia il regime fascista sia quello comunista, motivo per cui, terminata la guerra e salito al potere il comunismo, dovette lasciare l’Ungheria. Nel 1948 si rifugiò in Svizzera, dove rimase per due anni. In seguito fu prima a Napoli e poi a San Diego,negli Stati Uniti, dove nel 1957 ottenne la cittadinanza. Nel 1968 tornò in Italia e si stabilì a Salerno, dove visse fino al 1980, quando tornò a San Diego per curare un’infezione intestinale. In seguito alla morte della moglie e a quella del figlio, lo scrittore cadde in depressione e si suicidò il 22 febbraio del 1989. Autore prolifico, Sándor Márai divenne famoso soprattutto per il romanzo “Le braci” e per “L’eredità di Eszter”. In suo ricordo è stato istituito Il Premio Sándor Márai per la letteratura ungherese.