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Libri dell'autore Giorgio Caproni

Giorgio Caproni (Livorno, 1912 – Roma, 1990) contribuì a sperimentare e rinnovare la lirica italiana del secondo Novecento. Enjambement, parentetiche, rime interne, incidentali, neologismi creano nelle sue liriche una sintassi spezzata e innovativa. Il sonetto diviene spesso, anche dal punto di vista grafico, un monoblocco privo della tradizionale divisione tra quartine e terzine. Molti dei suoi lavori furono dedicati a Livorno, città in cui visse prima di trasferirsi con la famiglia a Genova, alla madre e al linguaggio. L’ermetismo e il vocianesimo ligure furono di certo le principali correnti che lo influenzarono. La prima raccolta di versi la pubblicò nel 1936 con il titolo “Come un’allegoria” e due anni dopo presentò “Ballo a Fontanigorda”. Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo vide prima combattente sul fronte francese e poi membro della Resistenza; questi momenti furono trasportati in letteratura grazie al romanzo “Giorni aperti” e alla raccolta poetica “Il passaggio di Enea”. “Stanze della funicolare”, “Il seme del piangere”, “L’ultimo borgo”, “Res missa”, l’antologia di racconti “Il labirinto” sono un piccolo excursus delle sue opere. Accanto all'attività di scrittore e poeta, Caproni si dedicò alla traduzione in italiano dei lavori di Apollinaire, Proust, Céline, Baudelaire e García Lorca.

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