Lia o la fanciulla ebrea di G. Battista Intra edito da Millennium

Lia o la fanciulla ebrea

Editore:

Millennium

Collana:
Modernità
A cura di:
S. Segatori
Data di Pubblicazione:
2009
EAN:

9788895045139

ISBN:

8895045130

Pagine:
328
Formato:
brossura
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4 di 5 su 2 recensioni

Un amore impossibileDi M. MARA-18 febbraio 2010

Romanzo storico ottocentesco, è una preziosa opera di memoria storica perché offre un serio contributo alla conoscenza del mondo ebraico mantovano, riportandoci notizie ed aspetti non rintracciabili negli archivi ufficiali. La trama del racconto (o, come lo definisce Intra, Novella) segue il canone romantico: l'amour passion, reso ancor più forte dagli ostacoli incontrati; la tragedia; il sacrificio redentore finale tramite il dolore, la malattia, il pentimento. I riferimenti al capolavoro manzoniano affiorano in diversi momenti, a cominciare dalle pagine dell'addio alla città natìa della protagonista. L'incontro tra la bella Lia, ricca fanciulla ebrea promessa sposa al facoltoso cugino Aronne, e Adolfo, giovane cristiano povero di famiglia, ma pieno di cultura e di sentimento; il contrasto tra la facoltosa minoranza ebraica e la maggioranza cristiana prigioniera di pregiudizi secolari; la riproposizione di problemi ancora oggi all'ordine del giorno, a cominciare da quello inerente al dialogo tra fedi diverse, rendono il romanzo meritevole di attenta lettura, pur nei limiti dei modi espressivi e stilistici, tendenti ad una certa ridondanza. Ottimo il saggio introduttivo (con nota bio/bibliografica) di Stefania Segatori, giovane italianista, che ha atteso alla difficile opera di trascrizione del manoscritto e che ci accompagna lungo il precorso di interpretazione del testo e di inquadramento dello stesso, confrontandolo con altre esperienze culturali in ordine ai temi trattati, a cominciare da quella di Ippolito Nievo.

Un viaggio nel tempoDi M. MARA-18 febbraio 2010

Romanzo storico ottocentesco, è una preziosa opera di memoria storica perché offre un serio contributo alla conoscenza del mondo ebraico mantovano, riportandoci notizie ed aspetti non rintracciabili negli archivi ufficiali. La trama del racconto (o, come lo definisce Intra, "Novella") segue il canone romantico: l'amour passion, reso ancor più forte dagli ostacoli incontrati; la tragedia; il sacrificio redentore finale tramite il dolore, la malattia, il pentimento. I riferimenti al capolavoro manzoniano affiorano in diversi momenti, a cominciare dalle pagine dell'addio alla città natìa della protagonista. L'incontro tra la bella Lia, ricca fanciulla ebrea promessa sposa al facoltoso cugino Aronne, e Adolfo, giovane cristiano povero di famiglia, ma pieno di cultura e di sentimento; il contrasto tra la facoltosa minoranza ebraica e la maggioranza cristiana prigioniera di pregiudizi secolari; la riproposizione di problemi ancora oggi all'ordine del giorno, a cominciare da quello inerente al dialogo tra fedi diverse, rendono il romanzo meritevole di attenta lettura, pur nei limiti dei modi espressivi e stilistici, tendenti ad una certa ridondanza. Ottimo il saggio introduttivo (con nota bio/bibliografica) di Stefania Segatori, giovane italianista, che ha atteso alla difficile opera di trascrizione del manoscritto e che ci accompagna lungo il precorso di interpretazione del testo e di inquadramento dello stesso, confrontandolo con altre esperienze culturali in ordine ai temi trattati, a cominciare da quella di Ippolito Nievo