Lavorare gratis, lavorare tutti. Perché il futuro è dei disoccupati di Domenico De Masi edito da Rizzoli

Lavorare gratis, lavorare tutti. Perché il futuro è dei disoccupati

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
9 marzo 2017
EAN:

9788817092265

ISBN:

8817092266

Pagine:
256
Formato:
rilegato
Argomento:
Povertà e disoccupazione
Acquistabile con la

Descrizione Lavorare gratis, lavorare tutti. Perché il futuro è dei disoccupati

Ormai non esiste famiglia dove non ci sia un figlio, un parente o un amico che non sia disoccupato. Se ne parla come di un appestato, abbassando la voce per non farsi sentire dagli estranei, e comunque sospettando che, sotto sotto, si tratti di un fannullone o di uno scapestrato. Con la disoccupazione giovanile stabile oltre il 40 per cento, l'Italia è oggi un Paese con milioni dì questi fannulloni e scapestrati. Tutte le soluzioni sperimentate finora, compresi i voucher e il jobs act, celano l'intento di ampliare a dismisura un esercito di riserva professionalizzato e docile, disponibile a entrare e uscire dal mondo del lavoro secondo le fluttuazioni capricciose del mercato. Invece bisognerebbe avere il coraggio di affrontare il problema in tutta la sua gravità: la disoccupazione non solo non diminuirà, ma è destinata a crescere. Basta guardarsi intorno: ieri le macchine sostituivano l'uomo alla catena di montaggio, domani software sempre più sofisticati lavoreranno al posto di medici, dirigenti e notai. Insomma, il progresso tecnologico ci procurerà sempre più beni e servizi senza impiegare lavoro umano. E la soluzione non è ostacolarne la marcia trionfale, ma trovare criteri radicalmente nuovi per ridistribuire in modo equo la ricchezza. Per questo i disoccupati e tutti coloro che temono di poterlo diventare, se vogliono salvarsi, devono adottare una precisa strategia di riscatto. Perché pretendere un comportamento e un'etica ritagliati sul lavoro quando il lavoro viene negato? Perché non trasformare i disoccupati in un'avanguardia di quel mondo libero dal lavoro e sperimentare le occasioni preziose offerte da quella libertà? Ciò che oggi si prospetta non è conquistare, lottando con le unghie e con i denti, un posto di ultima fila nel mercato del lavoro industriale, ma sedere nella cabina di regia della società postindustriale. La soluzione è un nuovo modello di sviluppo e di convivenza, che possa condurci verso approdi sempre meno infelici.

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5 di 5 su 1 recensione

Ottimo nella forma e nel contenuto.Di f. liliano-24 aprile 2017

Con uno stile lineare e mai verboso, illustra in modo chiaro ed esaustivo un problema serio e sempre sottostimato dai poteri che contano. Il lavoro, la disoccupazione e l'impiego occupano ogni giorno la mente di quasi tutti. Un percorso completo dove tutti possono comprendere e farsi un'idea non della mancanza del lavoro ma dell'impegno che serve per crearlo. Una lettura piacevole, istruttiva, formativa con cui dopo ci si sente più consapevoli.