La taverna del Doge Loredan di Alberto Ongaro edito da Piemme

La taverna del Doge Loredan

Editore:

Piemme

Collana:
Bestseller
Data di Pubblicazione:
9 ottobre 2007
EAN:

9788838473401

ISBN:

8838473404

Pagine:
285
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama La taverna del Doge Loredan

A Venezia, in un'antica palazzina, Schultz, editore e tipografo di discreta fama locale, è intento alla ricerca di un manoscritto scomparso, finito chissà come in cima a un armadio. Ma tra polvere e vecchie lettere, ecco emergere un libro misterioso, privo di titolo e nome dell'autore. Gli basta dare un'occhiata alle pagine scure e ammuffite per essere trascinato in un mondo antico, fatto di intrighi, duelli, amori e tradimenti. La storia che si snoda davanti ai suoi occhi è ambientata a Londra quasi due secoli addietro e ha per protagonista Jacob Flint, un giovane gentiluomo inglese con la passione per le mogli altrui. Tuttavia Schultz vi avverte inquietanti analogie con la propria vita, come se il testo scritto tanto tempo prima parlasse di lui.

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3 di 5 su 5 recensioni

La taverna del doge LoredanDi D. ivan-6 ottobre 2010

Premessa: Ongaro per me è il più grande scrittore italiano vivente (non è granchè come giudizio, ma ci sta tutto). Il sogno, il racconto, l'immaginazione che irrompono sulla realtà e la condizionano, la distorcono e alla fine, in qualche modo, la determinano: tutta la sua opera è giocata su questo tema, sul confine col surreale, dove mondo onirico e mondo reale si toccano. Il narratore finisce con l'essere travolto da quel che va raccontando. Qui il gusto anticonformistico, il piacere di stupire del fabbricante di storie, l'arte dell'alchimista di parole producono trovate da meraviglia continua. Ottima porta di accesso al mondo di Ongaro, che è tutto da vedere.

Non è un libro "semplice"Di C. Serena-22 settembre 2010

Di sicuro non è un libro che si può leggere con leggerezza. L'intreccio delle due storie già rende il libro vagamente complicato e il tipo di scrittura non aiuta. La storia in se non è brutta ma passare continuamente da ciò che è la storia letta dal protagonista e quelle che sono le vicende reali del protagonista stesso rende il libro abbastanza pesante. Bisognerebbe comunque provare a leggerlo.

Non è un libro "semplice"Di C. Serena-22 settembre 2010

Di sicuro non è un libro che si può leggere con leggerezza. L'intreccio delle due storie già rende il libro vagamente complicato e il tipo di scrittura non aiuta. La storia in se non è brutta ma passare continuamente da ciò che è la storia letta dal protagonista e quelle che sono le vicende reali del protagonista stesso rende il libro abbastanza pesante. Bisognerebbe comunque provare a leggerlo.

Non è un libro "semplice"Di C. Serena-22 settembre 2010

Di sicuro non è un libro che si può leggere con leggerezza. L'intreccio delle due storie già rende il libro vagamente complicato e il tipo di scrittura non aiuta. La storia in se non è brutta ma passare continuamente da ciò che è la storia letta dal protagonista e quelle che sono le vicende reali del protagonista stesso rende il libro abbastanza pesante. Bisognerebbe comunque provare a leggerlo.

La vita è un sogno?Di C. Andrea-19 luglio 2010

Un libro che ha nel lettore il suo punto di forza. E' un libro onirico, arcano, che fa di chi legge - oltre che un interlocutore - l'autore stesso delle storie lette; quasi un gioco di scatole cinesi, $con i sogni al posto delle scatole. La trama invoglia alla lettura, tentatrice, come la bella Nina del racconto.