Kit 3 Codici Concorso in Magistratura 2017. Codice Penale. Codice Zanardelli. Codice di Procedura Penale. Leggi Complementari (502/ST)-Codice Civile. Codici del Regn edito da Edizioni Giuridiche Simone

Kit 3 Codici Concorso in Magistratura 2017. Codice Penale. Codice Zanardelli. Codice di Procedura Penale. Leggi Complementari (502/ST)-Codice Civile. Codici del Regn

a cura di

A. Pagano

Data di Pubblicazione:
2017
EAN:

9788891414205

ISBN:

8891414204

Pagine:
5949
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Descrizione Kit 3 Codici Concorso in Magistratura 2017. Codice Penale. Codice Zanardelli. Codice di Procedura Penale. Leggi Complementari (502/ST)-Codice Civile. Codici del Regn

Il kit è composto da:
- Codice Civile, Codici del Regno d'Italia, Codice di Procedura Civile, Leggi Complementari. VII edizione
- Codice Penale, Codice Zanardelli, Codice di Procedura Penale, Leggi Complementari. VII edizione
- Codice delle Leggi Amministrative. VII edizione

Codice Civile, Codici del Regno d'Italia, Codice di Procedura Civile, Leggi Complementari
Questa nuova edizione del Codice Civile della collana - Codici Studi Superiori per la formazione e i concorsi di fascia alta - risponde all’esigenza di quanti cercano una raccolta normativa nei suoi aspetti sostanziali e processuali con in più una finestra che permetta un excursus storico delle attuali disposizioni normative.
Anche questa nuova edizione, quindi, oltre ai tradizionali Codice Civile vigente, Codice civile del 1865, Codice del Commercio del 1882, Legge del 1903 sul concordato preventivo e sulla procedura dei piccoli fallimenti (nella loro versione originaria e senza commento per essere liberamente consultabili in sede di esame) e alle Leggi complementari, si caratterizza per l’inserimento integrale del Codice di Procedura Civile al fine di soddisfare anche le esigenze di quanti vogliano rapportarsi agli aspetti processuali delle tematiche affrontate.
Per facilitare la lettura comparata della vecchia e nuova disciplina codicistica, gli articoli dei codici sono stati corredati di richiami, in parentesi o in nota, alle norme vigenti.
Ampio spazio è, poi, riservato alla normativa complementare che riporta una significativa selezione di norme speciali sulle principali materie regolate dal diritto civile quali: Aborto, Adozione, Artigianato, Assicurazione, Autore, Banca, Brevetti e Marchi, Concorrenza, Consumatori, Contratti e Controversie agrarie, Danno alla persona, Diritto internazionale privato, Edilizia e Urbanistica, Equa riparazione, Espropriazione, Factoring e Cartolarizzazione dei crediti, Fallimento, Famiglia, Franchising, Immobili da costruire, Impresa sociale, Interessi moratori, Lavoro, Leasing, Locazioni, Matrimonio e Divorzio, Mediazione e Negoziazione, Normativa europea, Notificazioni e Processo telematico, Persone giuridiche, Privacy, Procreazione assistita, Registro delle imprese, Rent to buy, Responsabilità civile dei magistrati, Responsabilità medica, Semplificazione dei riti civili, Società e Borsa, Spese di giustizia, Sport, Stato civile e Cittadinanza, Subfornitura, Termini processuali, Titoli di credito, Trapianti di organi, Tribunale delle imprese, Unioni civili e Convivenze, Usucapione speciale, Usura.
Diventa un’esigenza fondamentale, pertanto, in un momento di continui mutamenti legislativi, poter contare su un codice aggiornato e coordinato con la normativa complementare, sia per finalità di studio che per l’esercizio della professione.
Tra le tante novità normative intervenute di recente, segnaliamo la L. 8-3-2017, n. 24 (Responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie); il D.Lgs. 19-1-2017, n. 7 (Riordino delle norme di diritto internazionale privato per la regolamentazione delle unioni civili); il D.Lgs. 19-1-2017, n. 5 (Adeguamento delle disposizioni dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni, nonché modificazioni ed integrazioni normative per la regolamentazione delle unioni civili); la L. 17-2-2017, n. 15 (Tutela del risparmio nel settore creditizio); il D.L. 17-2-2017, n. 13 (Protezione internazionale e contrasto dell’immigrazione illegale); il D.L. 30-12-2016, n. 244, conv. in L. 27-2-2017, n. 19 (cd. Milleproroghe); il D.L. 17-3-2017, n. 25 (Abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio e modifica della responsabilità solidale in materia di appalti).
La lettura dell’indice cronologico dà la misura degli aggiornamenti riportati, anche se punto di forza dell’opera resta l’articolato indice analitico-alfabetico, strumento essenziale per la consultazione del testo e l’individuazione delle norme di riferimento.

Codice Penale, Codice Zanardelli, Codice di Procedura Penale, Leggi Complementari
Anche questa nuova edizione del Codice Penale della collana – Codici Studi Superiori per la formazione e i concorsi di fascia alta – risponde all’esigenza di quanti cercano una raccolta normativa nei suoi aspetti sostanziali e processuali con in più una finestra che permetta un excursus storico delle attuali disposizioni normative.
Il lavoro, quindi, oltre ai tradizionali Codice Penale vigente, codice Zanardelli (nella versione originaria e senza commento per consentire agli aspiranti magistrati, nonché agli altri concorsisti, la libera consultazione in sede di esame) e alle Leggi complementari, si caratterizza per l’inserimento integrale del Codice di Procedura Penale in modo da soddisfare anche le esigenze di quanti vogliano rapportarsi agli aspetti processuali delle tematiche affrontate.
Per facilitare la lettura comparata della vecchia e nuova disciplina codicistica, gli articoli dei codici sono stati corredati di richiami, in parentesi o in nota, alle norme vigenti.
Ampio spazio è, poi, riservato alla normativa complementare che riporta una significativa selezione di norme speciali sulle principali materie regolate dal diritto penale quali: Aborto, Adozione, Ambiente, Amnistia, Antichità e Belle arti, Armi, Associazioni vietate, Banca e Borsa, Blocco stradale, Cattura ostaggi, Circolazione stradale, Collaboratori di giustizia, Contrabbando, Controlli per arresti domiciliari (braccialetto elettronico), Crimine organizzato transnazionale, Depenalizzazione, Diritto d’autore, Discriminazione razziale, etnica e religiosa, Divorzio, Documentazione falsa, Doping, Edilizia e Urbanistica, Fallimento, Finanziamento illecito dei partiti, Giuoco e Scommesse, Indulto, Infortuni sul lavoro, Inquinamento, Mafia e Misure di prevenzione, Maltrattamento e commercio illegale di animali, Mandato di arresto europeo e Ordine di protezione europeo, Mercenari, Minori, Normativa europea, Ordine pubblico, Pedofilia, Polizia di Stato, Privacy, Procreazione assistita, Prostituzione, Pubblica Sicurezza, Responsabilità enti, Riciclaggio, Rifiuti, Segreto di Stato, Sequestro di persona ed Estorsione, Società, Stampa, Stranieri e Apolidi, Stupefacenti e Aids, Terrorismo, Trapianti di organi, Ufficio del Casellario Giudiziale, Usura, Vendite piramidali, Violazione delle sanzioni applicate dal Giudice di Pace, Violazioni finanziarie e tributarie, Violenza negli stadi.
Tra le tante novità riportate in questa edizione, sono importanti da segnalare: la L. 23 marzo 2016, n. 41 che ha introdotto il reato di omicidio stradale e il reato di lesioni personali stradali; il D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 8 in materia di depenalizzazione, nonché il D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili.
La lettura dell’indice cronologico dà la misura degli aggiornamenti riportati, anche se punto di forza dell’opera resta l’articolato indice analitico-alfabetico, strumento essenziale per la consultazione del testo e l’individuazione delle norme di riferimento.

Codice delle Leggi Amministrative
L’ardua attività di raccolta delle principali normative del diritto amministrativo non conosce sosta, rispecchiando l’intenso lavorio cui è chiamato in primis il legislatore.
La spinta riformista, nonostante l’esito del referendum costituzionale, è del resto in re ipsa e non può che evolvere, dovendo assecondare gli intensi mutamenti che gli scenari interni ed internazionali sollecitano.
Centrale, nel contesto, rimane la prospettiva europea e il suo più originale vettore, la concorrenza.
Il rimando va al D.Lgs. 19 gennaio 2017, n. 3: il tema è però più vasto in quanto sottende una visione rigenerata del diritto amministrativo in cui l’Amministrazione pubblica non è più (o essenzialmente) Autorità, ma un soggetto, in tendenza, pari ordinato ai cittadiniamministrati cui deve offrire servizi concorrenziali.
Non sfugga inoltre al lettore che al di là della disciplina specifica, è il quadro ermeneutico che, per l’interprete, muta i suoi referenti.
Le Corti infatti ci avvertono che il diritto è «vivente» in quanto si alimenta di sempre innovativi criteri di approccio: così alla lettura di impronta costituzionale si affianca l’interpretazione comunitaria (e/o convenzionalmente) orientata; qui il tema della concorrenza si accentua e tende ad implicare la pubblica Amministrazione quale soggetto che interagisce con il mercato.
L’argomento intercetta un disegno riformatore più vasto (cfr. la L. 7 agosto 2015, n. 124) che, come nota il Consiglio di Stato (Adunanza del 24 febbraio 2016), si dirige all’apparato pubblico «nel suo complesso», e soprattutto guarda all’esterno di tale apparato e mira a incidere sul rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, in una visione olistica che mette al centro il destinatario del servizio pubblico e non l’apparato che fornisce il servizio medesimo.
È importante — prosegue il Consiglio di Stato — considerare come il sistema del diritto amministrativo non debba o possa esaurirsi nel c.d. «diritto autoritativo» disciplina di poteri e funzioni delle amministrazioni pubbliche, poiché esso si articola in schemi e ambiti di cd. «diritto convenzionale» altrettanto necessari per disciplinare settori di evidente interesse per i cittadini (si pensi al tema delle società partecipate o delle camere di commercio).
Si tratta dunque di abbinare, in virtuosa sinergia, economicità, efficienza, accessibilità, controllo della spesa (cfr., il Codice della Giustizia Contabile ex D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 174) e (al tempo stesso) tutela della persona umana nel segno della dignità di tutte le posizioni giuridiche che la caratterizzano: la parola guida è la trasparenza (D.Lgs. 33/2013) — di diretta discendenza dai valori costituzionali del Buon Andamento e dell’Imparzialità (ex art. 97 Cost.) — che ex pluris innesta una visione nuova delle funzioni classiche, posto che quella di controllo non è più solo una attività di Uffici, ma diretta esplicazione della cittadinanza «attiva» attraverso forme (appunto) di «controllo pubblico» favorite dalla completa, in tesi, pubblicità di tutti gli atti e documenti amministrativi.
Va in questa chiave recepita la L. 8 marzo 2017, n. 24 sulla responsabilità degli esercenti le professioni sanitarie che riscrivendo la normativa di settore (novellando al contempo aspetti penalistici e processualistici) riformula snodi salienti della organizzazione strutturale della amministrazione di settore sul dichiarato presupposto che «La sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute ed è perseguita nell’interesse dell’individuo e della collettività» e tale sicurezza si realizza mediante «l’utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche e organizzative», fornendo così la prova decisiva della bontà del criterio riassuntivo della connessa leggibilità dei profili organizzatori e della tutela delle posizioni giuridiche protette.
Come bene ha detto la Consulta, Organizzazione e diritti sono aspetti speculari della stessa materia, l’uni e gli altri implicandosi e condizionandosi reciprocamente. Non c’è organizzazione che, direttamente o almeno indirettamente, non sia finalizzata a diritti, così come non c’è diritto o prestazione che non condizioni l’organizzazione.
Il richiamo ai «diritti» implicati nella vicenda sottoposta alla Corte (sent. n. 383/1998) va, in realtà, esteso (cfr. Cass. Civ. SS.UU. n. 500/1999) così testimoniando come l’ampiezza della protezione giuridica del cittadino non possa essere avulsa (vale ancora ribadirlo) dalla organizzazione dei Pubblici Uffici.
Disquisire di tutela e di connesse riforme delle strutture amministrative non può non involgere l’attività delle Corti che costituiscono il principale vettore delle nuove sensibilità soprattutto nei confronti della pubblica Amministrazione.
Come affermano le Sezioni Unite della Cassazione Le norme sulla giurisdizione hanno subito una profonda evoluzione passando da limite ai poteri del giudice nei confronti dell’Amministrazione o di altri giudici a strumento per una più appropriata tutela delle parti. (Cass. Civ. SS.UU. n. 10294/2012).



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