Kaputt di Curzio Malaparte edito da Adelphi

Kaputt

Editore:

Adelphi

Collana:
Fabula
Data di Pubblicazione:
6 maggio 2009
EAN:

9788845923715

ISBN:

8845923711

Pagine:
476
Formato:
brossura
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Trama Kaputt

A Stoccolma Malaparte incontra il principe Eugenio, fratello del re di Svezia. E nella villa di Waldemarsudden non può trattenersi dal raccontare ciò che ha visto nella foresta di Oranienbaum: prigionieri russi conficcati nella neve fino al ventre, uccisi con un colpo alla tempia e lasciati congelare. È solo la prima di una fosca suite di storie che, come un novellatore itinerante, Malaparte racconterà ad altri spettri di un'Europa morente: ad Hans Frank, Generalgouverneur di Polonia, a diplomatici come Westmann e de Foxà, a Louise, nipote del kaiser Guglielmo II. Storie che si annidano nella memoria per non lasciarla mai più: il Ladoga, simile a "un'immensa lastra di marmo bianco", dove sono posate centinaia e centinaia di teste di cavallo, recise da una mannaia; il console d'Italia a Jassy, sepolto dal freddo peso dei centosettantanove cadaveri di ebrei che sembrano precipitarsi fuori dal treno che li deportava a Podul Iloaiei, in Romania; le mute di cani muniti di cariche esplosive che, in Ucraina, i russi addestrano ad andare a cercare il cibo sotto il ventre dei panzer tedeschi. Storie, anche, malinconiche e gentili: quella dei bambini napoletani convinti dai genitori che gli aviatori inglesi sorvolano la città per gettar loro bambole, cavallucci di legno e dolci; o, ancora, quella delle ragazze ebree destinate al bordello militare di Soroca. Storie che trascinano in un viaggio lungo e crudele, al termine del quale si vedrà l'Europa ridotta a un mucchio di rottami.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 2 recensioni

Racconti di un ambasciatore itineranteDi m. giancarlo-8 agosto 2021

Conoscevo lo scrittore per la sua straordinaria villa a Capri, ora con Kaputt posso scoprire la sua originale e scorrevole letteratura. Le numerose storie ed aneddoti che coinvolgono personaggi della 2 guerra mondiale tra cui Pavelic, Frank, Franz, Himmler danno al libro un aspetto innovativo e, nonostante la drammaticita' , piacevole. Ottima lettura anche d'estate.

Un classico crudele?Di B. Raimondo-9 aprile 2011

Lo hanno chiamato un libro crudele, a me non sembra. Mi è apparso pieno, stracolmo di amore. Crudeli sono le cose che descrive, che vede, Malaparte in questo viaggio nel cuore della seconda guerra mondiale. La sua scrittura è quasi unica, riesce a mettere insieme un romanzo storico in tutto e per tutto e allo stesso tempo a farci perdere nelle immagini fantastiche, irreali dei suoi sogni o delle sue suggestioni. Si arriva a non capire più, spesso, cosa sia reale e cosa è allegoria. Non ostante io lo abbia amato devo dire che non è un libro facile. A volte si sofferma con eccessivo zelo da cronista in dialoghi dettagliati con personaggi importanti che oggi, a distanza di tempo, hanno perso il loro fascino. Comunque per me resta un classico.