Kalendarium. Gli avvenimenti del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau 1939-1945

Un libro impegnativo e sconvolgente ma e' valsa la pena di leggerlo. Racconta giorno per giorno tutto cio' che successe nel Lager di Auschwitz dalla sua apertura alla sua chiusura, un documento importante per la memoria perche' sono i manoscritti che i prigionieri ogni giorno riuscivano a nascondere affinche' testimoniassero i crimini che venivano commessi in questo famigerato campo della morte.

E' un documento storico importantissimo, racconta giorno per giorno tutto cio' che e' succcesso nel campo di sterminio Tedesco di Auschwitz, dal giorno della sua apertura al giorno della sua liberazione. Nonostante i nazisti tentarono di nascondere le prove dei loro crimini cercando di distruggerle, questo documento invece fu ritrovato proprio perche' essi stessi imposero che il lavoro fosse svolto dai prigionieri, ed essi, a richio della propria vita, ricopiarono cio' che erano obbligati a documentare e nascosero questi documenti fino a farceli pervenire. Documenta giorno per giorno l'arrivo dei convogli dei prigionieri, il numero dei selezionati per il lavoro con la loro immatricolazione, il numero dei selezionati per il gas, il numero giornaliero dei decessi nelle infermerie per morte di malattie o stenti o per la selezione per il gas, per gli esperimenti medici, il numero dei giustiziati o dei rinchiusi nel blocco 11 chiamato "il blocco della morte". Auschwitz 1 era stato costruito principalmente per la popolazione polacca, doveva essere semplicemente un campo per prigionieri da rieducare perche' rei di colpe lievi, invece il comandante del campo, il giorno in cui di insedio' disse: " Questo non e' un sanatorio e' un Lager Tedesco, di qui si esce solo dal camino". Era chiaro da subito l'uso che i carnefici nazisti volessero fare di questo campo. Un libro da leggere non solo per il duro lavoro svolto dalla scrittrice per fornirci queste prove evidenti dei crimini nazisti, ma anche in memoria di quei prigionieri che eoricamente le hanno fatte arrivare fino a noi.