Irregolare di Vincenzo Bosica edito da Solfanelli
Buona reperibilità

Irregolare

Editore:

Solfanelli

Collana:
Pandora
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2010
EAN:

9788889756959

ISBN:

8889756950

Pagine:
272
Formato:
brossura
Argomento:
THRILLER, SUSPENSE
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Trama Irregolare

In un mondo iper tecnologico e inquinato oltre limite, il rinnovamento naturale è praticamente assente e la ricerca diretta altrove. La vita media ha superato il secolo grazie agli impianti cibernetici sostitutivi e potenzianti; il collasso demografico è scongiurato con l'introduzione di una razionale direttiva internazionale, che dispensa un Permesso di Procreazione solo in caso di un nuovo decesso. Una nascita in cambio di una morte. Identità personali registrate e codificate digitalmente creano una traccia informatica unica e indelebile. Nessuno sfugge al Sistema e ai suoi occhi elettronici. Nell'ordine disumanizzato di una società gestita dalle macchine, un efferato delitto scuote le fondamenta: un uomo viene trovato morto nel suo appartamento, il suo occhio artificiale strappato dall'orbita oculare. Shaun Morrison, detective dalla personalità complessa e poco incline alla disciplina imposta dal corpo di polizia, indaga sul caso, che sembra subito condurre a un traffico di innesti cibernetici per poi complicarsi. L'elemento di disturbo è qualcuno che il Sistema disconosce: un irregolare.

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4 di 5 su 3 recensioni

IrregolareDi L. Antonino-28 luglio 2011

Tre stelle, anche se dovrebbero essere tre e mezzo per l'impegno e la voglia di rivedere il nome dell'autore su qualche altro libro. Il romanzo non è male, nonostante tutta una serie di difetti (e una svista, all'inizio del romanzo riguardo la scena del crimine viene detto che non è presente alcun ascensore, ascensore che alla fine del romanzo spunta all'improvviso per un paio di righe) che danneggiano un po' la storia, ed è un gran peccato.

Un giallo fantascientificoDi M. Renzo-15 ottobre 2010

La fantascienza mi interessa maggiormente quando viene descritto un futuro non lontano, ma assai prossimo e questo è il caso di Irregolare, di Vincenzo Bosica. In un pianeta Terra ammorbato dall’inquinamento vive una società ipertecnologica al punto di consentire il ricambio di organi fra i più comuni, compresa l’epidermide, con braccia, gambe metalliche che assicurano prestazioni del tutto inusuali. In buona sostanza nella società del futuro imbattersi in un cyborg è del tutto normale, anche perché c’è chi ricorre a queste protesi per vivere più a lungo e c’è chi invece ne fa uso per esaltare la bellezza del proprio corpo, con tanto di addominali e di bicipiti artificiali. E’ una tecnologia già acquisita da tempo e ovviamente pubblicizzata in un sistema ove conta sempre di più l’apparenza, mentre la sostanza sfugge, la mancata omologazione è osteggiata, insomma per certi versi è un futuro già attuale. Fra l’altro il collasso demografico viene evitato in forza di una legge internazionale che rilascia permessi di procreazione in presenza di altrettanti decessi, e non è che sia possibile essere inadempienti, poiché le identità di ognuno, codificate digitalmente, sono una traccia informatica univoca e incancellabile, in un mondo popolato di occhi elettronici, di sensori speciali, che tutto vedono e tutto registrano. Francamente credo che un futuro così non poteva ipotizzarlo nemmeno Orwell, anche se, per certi aspetti, il grande scrittore inglese ha tracciato un percorso lungo il quale effettivamente stiamo camminando. La società di Irregolare è ben lungi dall’essere perfetta e se le supertecnologie hanno consentito di risolvere pressoché totalmente tutti i casi di omicidio, ce n’è uno, apparentemente inspiegabile, che assilla la polizia di una città americana, la fa disperare perché non esiste il più piccolo indizio. Tutto il romanzo si sviluppa su questo caso, sulle indagini che finalmente porteranno al colpevole. Quindi, fantascienza certamente sì, ma anche thriller, piuttosto raffinato, con colpi di scena non prevedibili, ma logici, in un crescendo di tensione che impedisce al lettore di togliere gli occhi dal libro. In questo senso Bosica è riuscito a scrivere un’opera convincente, oltre che, ovviamente, avvincente e fra l’altro con uno stile pulito e un italiano corretto, cosa rara quest’ultima ai giorni nostri. L’unico appunto che mi sento in dovere di muovere all’autore riguarda la localizzazione del fatto e i personaggi. Secondo me, in un mondo come quello, del tutto uniformato, non c’era bisogno di ambientarlo negli Stati Uniti, ma tranquillamente in Italia, con il vantaggio anche di poter ideare protagonisti più vicini ai nostri gusti. Se di peccato si tratta, comunque è da considerare veniale, perché il libro merita senz’altro d’essere letto.

ne vale la penaDi f. luisa-3 settembre 2010

Premetto che sono un avido lettore e che mi piace andare alla scoperta di libri strani, semisconosciuti o di autori non famosi. Incappo così, navigando in rete, in un comunicato stampa di un libro di fantascienza appena uscito e scritto da un autore esordiente. Incuriosito, inizio a spulciare la rete e vedo che praticamente quest’opera è dappertutto: comunicati, recensioni, interviste, immagini, un popò di roba che non finisce più… sembra un capolavoro, ma sono troppo scafato per abboccare! Arrivo allora sul blog ufficiale del romanzo: irregolare-sf.blogspot.com/ e con mia sorpresa e piacere scopro che ci sono un paio di racconti dello stesso autore che divoro velocemente. Mi piacciono molto entrambi (cosa rara, non amo i racconti!) e decido di dar fede alle voci che descrivono questo romanzo come una sorta di rivelazione della fantascienza italiana. Decido così di comprare questo libro che si intitola IRREGOLARE, scritto da autore esordiente abbastanza giovane che risponde al nome di Vincenzo Bosica. Ecco a voi la mia recensione: Copertina: voto 10! Disegnata dallo stesso autore del romanzo (che di professione fa il grafico – e pure bene! – non perdetevi la grafica del blog, il wallpaper del romanzo o gli schizzi disegnati da lui!), la copertina mostra un volto androgino, con un occhio verde intenso che sembra guardarti, giovane e vecchio al tempo stesso (che ricollega al romanzo), segnato da una striscia di pigmento rosso sangue, come una sorta di disegno tribale di guerra, molto interessante! La copertina non da subito l’idea di cosa voglia significare, ma leggendo il libro capirete tutto! Stampa: voto 7! Buona la carta, i caratteri sono del corpo giusto e ben leggibili. Il libro, preso in mano, è un buon mattoncino che non sfigura affatto. Unico neo: copertina non rigida e priva di effetti di stampa strabilianti. Stile di scrittura: voto 8! Secco, lineare, veloce, spesso crudo e tagliente come un rasoio, ma mai scarno o banale. L’autore è capace di arrivare dritto al punto senza troppi giri di parole, alle volte così all’improvviso che l’unico rammarico è che bisogna girare le pagine per stare dietro alla lettura! In definitiva uno stile molto moderno, adatto al genere del romanzo. Trama: voto 9! L’ambientazione ricorda1984, il famoso romanzo di George Orwell, per il tema del controllo totale dello Stato sulla popolazione, ma ancora di più richiama l’ambientazione di Blade Runner, il film tratto da un romanzo di Philip K. Dick, il tutto rivisto e interpretato secondo la personale visione dell'autore. Nulla di veramente innovativo (questo è forse un neo) ma le descrizioni tecnologiche sono eccezionali e la costruzione dell’intreccio è molto, ma molto bella, con tanti personaggi e diverse vicende che si collegano a formare un quadro finale perfetto. Il testo è una perfetta miscela di fantascienza, thriller, poliziesco: si segue la vicenda del protagonista, Shaun Morrison, detective davvero su di giri, in ansia per la promozione a tenente, per la quale si deve cimentare in sessioni virtuali gestite da I. A. In un mondo ipertecnologico e inquinato, al limite del collasso demografico, tutti sono registrati e continuamente controllati e si può avere un figlio solo entrando in possesso di un Permesso di Procreazione. Una vita per ogni morto, così da mantenere stabile la popolazione mondiale. In questo scenario si scopre che esiste una persona definita "Irregolare" in quanto nata senza permesso procreazione e pertanto mai registrata dal Sistema. A complicare le cose, si scopre che la presenza dell'Irregolare è legata in qualche modo ad un efferato delitto, che conduce ad un traffico di innesti cibernetici rubati. Insomma i colpi di scena non mancano e il romanzo si legge che è una bellezza, e fino alla fine tiene in sospeso il lettore… non svelo altro perché bisogna leggerlo! Giudizio finale: voto 8,5! È un libro che consiglio a tutti gli amanti di fantascienza, azione, thriller e polizieschi, davvero una bella novità. Anche per chi non ama la fantascienza in sè, perché l’ambientazione è davvero molto verosimile e per nulla artificiosa: niente viaggi spaziali o temporali, niente alieni.. tutto è giusto un passo verso il futuro. Giudizio finale Bis: voto 9! Lo scrivo per amore di recensione, ma il mezzo punto al giudizio finale è d’obbligo per le note conclusive scritte direttamente dall’autore, che fanno davvero capire in che mondo viviamo. Qui non vi dico nulla.. e a tutti i curiosi dico: non leggete le note prima di aver terminato il romanzo, ne vale la pena!