Introduzione allo studio del diritto costituzionale. Le basi del costituzionalismo inglese di Albert V. Dicey edito da Il Mulino
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Introduzione allo studio del diritto costituzionale. Le basi del costituzionalismo inglese

Editore:

Il Mulino

Traduttore:
Torre A.
Data di Pubblicazione:
23 Maggio 2003
EAN:

9788815090140

ISBN:

8815090142

Formato:
rilegato
Argomento:
Diritto costituzionale e amministrativo
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Descrizione Introduzione allo studio del diritto costituzionale. Le basi del costituzionalismo inglese

Oltre a offrire un excursus degli aspetti più rilevanti della Costituzione inglese nell'epoca vittoriana, il libro è un utile strumento per approfondire le dottrine, la metodologia della scienza del diritto costituzionale e le istituzioni costituzionali del Regno Unito. Meritano in questo testo classico di essere rilette le pagine dedicate alla natura della sovranità parlamentare, proprio in un momento come questo in cui vi è la tendenza a spostare direttamente in capo al popolo decisioni di grande rilievo costituzionale.

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4 di 5 su 1 recensione

Common law e costituzionalismoDi C. VINCENZO-18 Agosto 2010

Il grande giurista di common law Albert Venn Dicey presenta il diritto costituzionale del Regno Unito, condito di interessanti aspetti storici. Vale la pena ricordare la celebre massima di De Lolme, secondo la quale “il Parlamento inglese tutto può fare fuorché trasformare l’uomo in donna”, per comprendere fin da subito l’aspetto principale su cui è incentrata l’analisi dell’Autore: il regime parlamentare inglese e il suo potere pressoché illimitato. Una concezione ben diversa da quella dell’Europa continentale, dove la sovranità, per lo meno dalla Rivoluzione francese in avanti, è stata tendenzialmente attribuita al Popolo, o, quanto meno, alla Nazione. La sovranità parlamentare è invece un connotato essenzialmente britannico e aiuta a comprendere gli stessi meccanismi del costituzionalismo d’Oltremanica. In Inghilterra, storicamente, non vi è mai stata la redazione formale di una costituzione scritta (se si eccettua il periodo rivoluzionario cromwelliano); circostanza che (insieme appunto al primato del Parlamento) ha influenza principalmente sulla gerarchia delle fonti, con risultati paradossali: come ci insegna Dicey, il Dentist’s Act (ovvero la legge sui dentisti) può benissimo abrogare pro-tanto il trattato di Unione con la Scozia, nelle disposizioni ad esso non conformi, in quanto quest’ultimo è legge precedente, e tra leggi di pari rango vale il noto principio per cui lex posterior derogat priori. Per noi continentali si tratterebbe di concezioni irragionevoli, essendo ben definita una scala gerarchica delle fonti normative che vede la costituzione e le leggi costituzionali al di sopra delle norme ordinarie. In sostanza, Dicey espone tutti i caratteri del costituzionalismo britannico, tra i quali quello del parlamento sovrano è probabilmente l’aspetto più interessante ed importante, ma non il solo peculiare al modello inglese.