Descrizione Intellettualoidi di tutto il mondo, unitevi!
Ma dove nascono gli intellettuali? Sono una specie a parte, che va protetta, o un gruppo provinciale di amici pseudo-impegnati per niente diversi dai comuni mortali? Perché leggono solo libri sconosciuti, usano solo parole incomprensibili, si incrociano solo tra loro in improbabili relazioni sentimentali? E, soprattutto, sono davvero invidiabili e felici? Corinne Maier smonta il mito degli intellettuali, additandone vizi, vezzi, miti, alibi, miserie e piccolezze, regalando infine al lettore anche un esilarante test, con domande, punteggio e profili: "Sei anche tu un intellettuale?". Dopo il mito del lavoro, la pausa della psicoanalisi, è la volta della cultura e, di nuovo, la penna corrosiva di Corinne Maier non lascia scampo.
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LA NUOVA CULTURA FRANCESE-20 dicembre 2017
Divertente libretto di 180 pagine fortemente satirico nei confronti di una certa categoria culturale - o pseudo-culturale -, da leggere per rilassarsi dopo aver letto, o prima di voler affrontare qualche lettura, piuttosto più impegnativa. Si riferisce ai cosiddetti intellettualoidi francesi, ma le sue ironiche osservazioni si possono benissimo applicare anche ai nostri equivalenti...i quali, come avviene presso anche presso la maggior parte dei Paesi europei, si avvalgono delle sovvenzioni pubbliche policacamente corrette, per finanziare e promuovere opere ed iniziative che alla fine, non riscuotono l'approvazione del pubblico. Pertanto, sembra abbastanza comprensiva la critica, visto che tutti coloro che evadono certi spettacoli, certe mostre e che non s'interessano a determinate opere letterarie di dubbio valore, non dovrebbero essere obbligati a pagare indirettamente per ciò che interessa solo una esigua minoranza di spettatori o lettori ecc, per roba che sovente è ispirata alle ideologie ed alle dottrine che nel frattempo stanno tramontando. Si fa gioco di famosi personaggi che ormai, purtroppo, sostituiscono gli assenti importanti pensatori della grande tradizione francese ed espone al ridicolo i modi in cui si presentano al pubblico come se facessero parte di un mondo a parte, al di sopra della volgare comune vita mondana. L'autrice si burla del linguaggio impenetrabile e cita diverse misteriose frasi di noti autori che nemmeno con la migliore buona volontà si riescono a decifrare o che potrebbero essere esposte senza tanti inutili giri di parole conditi di superficiali espressioni eccessivamente erudite per ciò che intendono esprimere, a cui costoro ricorrono. Contiene pure una specie di curioso test per vedere se il lettore è un intellettualoide. Ma niente paura, a fine testo, il lettore potrà consultare il "Lessico Intellettualese": un elenco di 18 pagine con il vocabolario a cui questi rappresentanti dell'attuale presunta élite culturale francese sono tanto affezionati.