Inferno sulla terra
- Editore:
HarperCollins Italia
- Traduttore:
- Lacorte E.
- Data di Pubblicazione:
- 30 Gennaio 2020
- EAN:
9788869055379
- ISBN:
886905537X
- Pagine:
- 302
- Formato:
- brossura
Trama Inferno sulla terra
L’inferno può essere la paura dell’ignoto, ma, se ad attanagliarci quotidianamente è un turbine psicotico scatenato dall’incapacità patologica di sbarcare il lunario, dai sogni frustrati di una professione (quella dello scrittore) che non dà da vivere e che lascia il posto a un lavoro più remunerativo ma noioso, da colleghi insopportabili, da una madre ossessiva e da una moglie adorante e sempre suk filo del rasoio, affrontare una nuova giornata all’insegna del grigiore rischia di essere una condanna. Jimmie Dillon, uno scrittore fallito e in gravi difficoltà economiche, sulla graticola in famiglia e insoddisfatto sul luogo di lavoro, proverà a superare traversie proibitive e un terribile blocco creativo in un’America poco propensa alla solidarietà e sempre più ossessionata dalla ricerca del tornaconto personale. Autobiografico quanto può esserlo un esordio, Inferno sulla terra, scritto nel 1942, lascia intendere, attraverso le vicissitudini di Jimmie Dillon, di che pasta sia fatto Jim Thompson. Romanzo di profonda introspezione psicologica, Inferno sulla terra è una lucida analisi della banalità della disperazione e una spietata critica del sogno americano, la cui entità chimerica viene magistralmente messa alla berlina: Jimmie Dillon è l’uomo comune che ogni americano potrebbe essere e che non vorrebbe mai diventare.
Recensioni degli utenti
Inferno sulla terra-31 Marzo 2011
Comprato anch'esso alla fier del libro di Milano. Il titolo lascerebbe presagire un noirone di quelli che non fanno prigionieri, e invece no. La copertina e la seconda di copertina ingannano anch'esse, ma qui è colpa dei tizi della Fanucci che spacciano per fondamentale un particolare assolutamente marginale della narrazione. In realtà Inferno sulla Terra è "semplicemente" la storia delle tribolazioni quotidane di Jimmy "Dilly" Dillon (ma 'sto cognome a Thompson ci piaceva proprio!), che si barcamena tra un lavoro in una fabbrica d'aerei, una carriera di scrittore in picchiata, una famiglia estremamente disfuzionale totalmente a suo carico. In questo romanzo con forti elementi autobiografici l'impronta di Thompson è sempre ben riconoscibile: mancano gli omicidi a sangue feddo, mancano le fughe dalla legge e dalla mala, eppure non manca l'immensa capacità di Jim di scandagliare l'oscurità dell'animo umano.