Indignatevi!
- Editore:
ADD Editore
- Collana:
- Esclamativi
- Data di Pubblicazione:
- 15 febbraio 2011
- EAN:
9788896873250
- ISBN:
8896873258
- Pagine:
- 64
- Argomento:
- Problemi e processi sociali
Descrizione Indignatevi!
Se ha novantatre anni oggi significa che nella vita ne ha viste tante. Se ha novantatre anni oggi e scrive un libro significa che ne sa proprio tante. Se poi si aggiunge che a novantatre anni si diventa l’autore del libro più venduto di Francia, già diventato uno dei più importanti casi editoriali dell’anno, non serve molto altro per restarne affascinati.
Lui si chiama Stephane Hessel ed è un ex partigiano nato a Berlino da genitori ebrei. Vissuto in Francia, ha anche partecipato alla resistenza francese a Londra e al controspionaggio al tempo di Vichy. È stato arrestato e internato dalla Gestapo nazista. Due volte. E due volte scappato dai campi di concentramento tedeschi in maniere inimaginabili. Poi, la liberazione di Francia e l’impegno come diplomatico presso il Ministero degli esteri francese, per infine assistere e contribuire alla redazione della Dichiarazione Universale Dei Diritti Dell’Uomo.
Una vita che piena è dir poco. E che è fondamentale tenere in considerazione per presentare il suo libro intitolato “Indignatevi!” (Add editore).
È un monito e un consiglio per vivere costruttivamente il proprio tempo. Non serve essere all’epoca dei nazisti per farlo. Perché la nostra società, che in linea di massima è molto simile a quella francese, anche se in particolare può essere molto diversa, offre migliaia di motivi per indignarsi. La disuguaglianza sostanziale che affligge la maggior parte della popolazione (mondiale) rispetto a una ristrettissima elite di “fortunati”, per esempio. Le condizioni del lavoro che ridicolizzano le conquiste fatte nei primi decenni del dopoguerra. I diritti sociali e umani che si assottigliano, per tutti, non solo per le minoranze poco importanti e rilevanti economicamente. L’accoglienza dei migranti e dei rifugiati che è presentata dai politici come un lusso difficile e rischioso da permettersi per uno stato. I media che contribuiscono ad acuire le paure della gente e si fanno mezzi di propaganda e non di informazione e cultura. Il mondo dei “giovani” che potrebbero fare cose belle è in mano ai “vecchi” che fanno cose brutte. Perché è così. E un novantatreenne lo sa. E non gli va bene. E si indigna. E invita i lettori a seguirlo. Per la dignità di ogni uomo. Per essere uomini degni. Senza la paura di sembrare dei sempliciotti utopistici/moralistici che non sono integrati e non accettano lo spirito del tempo, come la maggioranza tende a fare. Perché se l’indifferenza è la compagna peggiore di qualsiasi uomo, l’indignazione è la possibilità di cambiamento e trasformazione di questo mondo per contribuire a migliorarlo e tutelarlo, per stare meglio tutti. Pensando che in fondo non è difficile. È fondamentale.
Recensioni degli utenti
SConsigliato-7 maggio 2012
Mi scuso per la citica che sto per muovere ma questo testo è davvero presuntuoso! Infatti sebbene il contenuto richieda un certo livello di cultura, è davvero impegnativo e poco intrigante. Dovrebbe essere aperto a tutti e invece mira a un pubblico ristretto per via anche del liguaggio ricercato. Sconsigliato!
Un gran bel messaggio.-10 febbraio 2012
Ammetto che appena visto il libro, cosi piccolo e breve, la delusione l'ha fatta da padrone. Ma una volta iniziata la lettura, mi sono subito ricreduto. Sarà che ho studiato recentemente la materia che tratta (i diritti umani e un pò di diritto internazionale), ma credo che il messaggio che traspare sia universale e comprensibile a chiunque. Per quanto il discorso della resistenza possa sembrare cosi lontano dal 2012, è in realtà tremendamente atttuale. A mio parere questo messaggio dovrebbe essere diffuso nelle scuole.
Bello e interessante-25 gennaio 2012
Un bel libro che, nonostante le poche pagine, trasporta con se un messaggio importante che sarebbe da ricordare in ogni momento della vita, soprattutto dai giovani. Una lettura che merita di essere fatta anche perché Stéphane Hessel, dall'alto dei suoi 93 anni, ha scritto un libro pieno di contenuti interessanti.
Interessante ma non superbo-9 agosto 2011
La parte più interessante del libro mi sembra la dichiarazione universale dei diritti umani, più che le parole dell'autore... Per carità ha tutte le ragioni e pienamente d'accordo con la sua prospettiva. Per sua fortuna ha sperimentato la possibilità di fare davvero e di fare la differenza, cosa che ai giovani oggi è molto spesso preclusa, forse per questo esorta all'azione, ma più che la mancanza di fiducia oggi è l'impotenza che la fa da padrona. Ciò che dice non è particolarmente rivelatore: dovrebbero leggere il libro e ripeto, soprattutto la dichiarazione universale dei diritti umani, i politici e utilizzarla come guida, visto che sembrano aver smarrito la strada. Molte cose in essa sono oggi disattese in modo scandaloso!
Da comprare e diffondere-31 maggio 2011
Un libro di un autore francese, scritto per i francesi, che si adatta perfettamente all'attuale situazione italiana. L'importante messaggio che questo testa trasporta, lo rende un libro da diffondere soprattutto tra i più giovani, veri destinatari dell'autore.
Un piccolo capolavoro-26 maggio 2011
Più che il libro il voto massimo lo merita il messaggio che esso trasporta con se, rivolto a una generazione di giovani che non si interessa più agli interessi del proprio paese ma che cerca di vivere come meglio può senza coinvolgersi troppo. Dall'alto dei suoi anni l'autore cerca di muovere le masse, e secondo me un po' ci è riuscito dato il successo di questo libro.